ALINA LOMBARDO
Cronaca

Castelnuovo Magra, disagi per i disservizi: “Arriva poca acqua nelle case”

L’amministratore di Acam: “Fenomeni non legati, c’è un calo di pressione nell’erogazione da parte di Sat”. Il punto sulle riparazioni in via Olmarello e i cinque interventi programmati di sostituzione totale della rete

Operai al lavoro per conto di Acam in via della Pace

Operai al lavoro per conto di Acam in via della Pace

Castelnuovo Magra, 6 luglio 2025 – Acqua che fatica a uscire dai rubinetti delle case. Acqua che sgorga dalle tubature e scorre sprecata sull’asfalto di via Olmarello. “È una vergogna”. C’è rabbia a Castelnuovo Magra per i disservizi che nei giorni scorsi hanno interessato la rete idrica. Disservizi definiti senza mezzi termini una farsa, risultato di una gestione a dir poco incompetente e superficiale.

Che cosa sta succedendo? “I due fenomeni non sono collegati”, risponde Massimo Costa, amministratore delegato di Acam Acque. “A causare la carenza di acqua - spiega - non sono le perdite nelle condutture in via Olmarello ma un calo di pressione nell’erogazione da parte di Sat, il nostro fornitore di acqua, che non ci ha permesso di garantire una distribuzione regolare nelle zone più alte del paese o più difficili da raggiungere. Stiamo affrontando il problema mettendo in campo tutte le azioni possibili per risolverlo nel più breve tempo possibile, affinché i nostri utenti non abbiamo a che soffrirne ancora”.

Di tutt’altra natura, invece, sono i problemi legati alle perdite in via Olmarello. “Sappiamo bene che quella zona presenta delle criticità - ammette Costa - e cerchiamo di intervenire con tempestività per realizzare interventi di riparazione tutte le volte che serve”. Ma è proprio su questo che i residenti puntano il dito. Perché, si domandano, non si fa un intervento radicale e definitivo invece di continuare a rattoppare perdite che si ripresentano puntualmente qualche metro più in su o più in giù? “A Castelnuovo - precisa Costa - ci sono oltre 70 chilometri di tubature idriche. Sono tutte molto datate ed è chiaro che avrebbero tutte bisogno di una radicale sostituzione. Ma è altrettanto chiaro che si tratta di interventi molto onerosi e che non possiamo fare tutto contemporaneamente. Servono investimenti pubblici senza i quali dovremmo reperire le risorse gravando pesantemente sugli utenti. Abbiamo stabilito delle priorità e nei piani d’ambito approvati nel dicembre 2024 dalla Provincia sono stati inseriti gli interventi sulle tratte di rete che danno maggiori problemi e mettono a rischio la continuità del servizio. Ma secondo i tecnici via Olmarello non è tra queste e può continuare ad essere gestista con le riparazioni. Perché, sebbene possa risultare incomprensibile per il cittadino, esistono tratte che versano in condizioni ben peggiori. I piani sono comunque strumenti flessibili e nulla vieta di rivedere le priorità in caso di peggioramento della situazione che è comunque costantemente monitorata”.

Sono cinque gli interventi programmati di sostituzione totale della rete idrica considerati prioritari dai tecnici. Uno riguarda via Canale e via Carbone, già avviato e in via di completamento, per un costo complessivo di 249mila euro. Tre sono finanziati con fondi Pnrr per un investimento totale di 656mila euro. Il primo è in via del Maggiore; il secondo comprende le vie Molin del Piano, Menotti e Salicello; il terzo via della Pace. Quest’ultimo è già concluso, gli altri dovranno necessariamente terminare entro il 31 marzo 2026. Il quinto intervento, infine, è previsto in via Montecchio. Sarà cofinanziato con 500mila euro attraverso il Fondo strategico 2025 della Regione Liguria e per la parte restante da tariffa. “Per partire dobbiamo aspettare i tempi burocratici per l’erogazione da parte della Regione - sottolinea Costa -, ma il progetto lo abbiamo già pronto e non appena arriva il finanziamento potremo aprire subito il cantiere. Ci auguriamo sia entro quest’anno”. La totalità dei cinque interventi, tra quelli già conclusi e quelli in corso, sarà completata tra il 2025 e il 2026 e coprirà un’estensione di tre chilometri. Solo? “Possono sembrare pochi - commenta l’assessore ai Lavori pubblici Loris Pietrobono - ma in realtà vanno a sanare tratti di rete che erano dei veri colabrodo”.