Due immagini del nuovo polo sanitario di Montespertoli: qui riceveranno anche diversi medici di famiglia (Foto Gasperini / Fotocronache Germogli)
Montespertoli, 24 maggio 2025 – Sarà operativa da lunedì 26 maggio la Casa della comunità di Montespertoli (Firenze) nella nuova sede, in un'area destinata a ospitare il nuovo polo sanitario, a poco più di un chilometro circa dalla preesistente Casa della salute nel centro del comune del Fiorentino.
Sia la Casa della comunità sia la via dove si colloca sono state intitolate la prima alla memoria del sindaco Aurelio Giomi, la strada al dottor Valerio Piazzini. All'inaugurazione presenti l presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco di Montespertoli Alessio Mugnaini, il dg della Ausl Toscana, gli assessori regionali alla salute e alle politiche sociali, i presidenti terza commissione sanità e Società della salute Empolese Valdarno Valdelsa.
La Casa della comunità di Montespertoli, realizzata su un'area di proprietà aziendale per un costo di 2,3 milioni, ospita 13 ambulatori e sorge accanto a un secondo edificio, su un terreno del Comune, che ospiterà la sede operativa del 118 e alcune realtà associative del territorio. Aperta sempre con orario H 24, offrirà tutti i servizi della medicina generale, della specialistica e della diagnostica di primo livello.
Vi si sono trasferiti 8 medici di famiglia e un un pediatra di libera scelta, oltre agli specialisti, all'ostetrica, all'infermiere di famiglia, al personale di segreteria e Cup e agli amministrativi. Tra gli altri servizi trasferiti i prelievi, il servizio sociale, la diagnostica di base, i programmi di screening e vaccinazioni e gli ambulatori per l'attività del consultorio familiare.
Si sta lavorando per portare il servizio di continuità assistenziale. Nella palazzina accanto sarà ricreato anche lo spazio da destinare all'attività fisioterapica. Il progetto prevede anche l'introduzione del fisioterapista di comunità. "Le Case di comunità sono la vera rivoluzione della nostra sanità territoriale", ha detto Giani che ha parlato di "sfida che viaggia in parallello alla telemedicina. Sono 77 le strutture in tutta la regione su cui abbiamo investito, con ristrutturazioni o nuove edificazioni", "veri e propri hub di salute dove medicina generale, specialistica, servizi sociali, prevenzione e diagnostica di primo livello si incontrano, garantendo risposte tempestive e personalizzate, con la collaborazione dei medici di famiglia e in alcuni casi del terzo settore".