Le palestre potrebbero restare chiuse anche dopo il 15 gennaio. I dati dei contagi in Italia infatti tornano a preoccupare e di pari passo cresce lo scetticismo fra il governo e il comitato tecnico scientifico sul fare ripartire l’attività fisica al chiuso alla scadenza dell’attuale dpcm. La decisione ufficiale sarà presa solo a ridosso del 15 gennaio, ma se ci sarà la ripartenza allora i gestori delle palestre dovranno fare i conti con regole e protocolli ancora più rigidi di quelli attuali. Si parla infatti di un ulteriore contingentamento degli ingressi, divieto di utilizzo degli spogliatoi, aumento delle distanze interpersonali e addirittura di un rapporto 1:1 nei corsi fra istruttori e iscritti (di fatto quindi diventerebbero lezioni individuali). Le indiscrezioni hanno subito sollevato una valanga di polemiche fra gli addetti ai lavori. E il dibattito è molto caldo anche in città. "Siamo di fronte a una vera tragedia – commenta la direttrice della Palagym Angelica Mattei – Si va verso una situazione dove paradossalmente conviene restare chiusi. Anche perché visto l’andamento dei contagi e considerando la riapertura delle scuole il 7 gennaio, c’è il serio rischio che ci facciano ripartire per due settimane per poi fermare tutto di nuovo". Mattei non risparmia critiche anche sulle ipotesi di nuovi protocolli. "Senza potere utilizzare gli spogliatoi perderemo tantissimi iscritti – prosegue – Molte persone vengono in palestra in pausa pranzo e non hanno la possibilità di tornare a casa per fare la doccia. Quindi di fatto dovranno rinunciare alla palestra. Per non parlare poi delle limitazioni negli ingressi. Noi abbiamo bisogno di certezze e soprattutto di fiducia: senza nuovi abbonamenti il settore non può reggere". Nonostante le palestre siano chiuse, le bollette però continuano ad arrivare. "In questi giorni dobbiamo pagare quasi 3mila euro fra luce e acqua – conclude Mattei – Oltre naturalmente all’affitto. I ristori sono assolutamente insufficienti, non bastano nemmeno a pagare una mensilità dell’affitto. Se si continua così tante palestre rischiano di non riaprire più".
Stefano De Biase