LUCA AMODIO
Cronaca

Va al pronto soccorso per un forte mal di testa, viene dimesso: morto nella notte

Il sessantenne di Cortona trovato deceduto in casa dall’amico. L’accusa è di omicidio colposo: gli era stato prescritto un antidolorifico

Una corsia di ospedale (foto archivio)

Una corsia di ospedale (foto archivio)

Cortona (Arezzo), 24 maggio 2025 – Era andato al pronto soccorso per un forte mal di testa ma era stato dimesso in giornata. Poi è morto nella notte. Ora la Procura indaga per omicidio colposo in ambito sanitario: un medico sarebbe indagato. L’autopsia sarà eseguita oggi all’ospedale Le Scotte di Siena sul corpo dell’uomo, classe 1959, residente a Cortona, sposato, trovato senza vita lunedì 12 maggio alle 11.30. A fare la tragica scoperta è stato un amico, vicino di casa, insospettito dal fatto di non avere più sue notizie.

Il giorno precedente, la vittima gli aveva detto di esser andato al pronto soccorso dell’ospedale della Fratta a causa di un forte dolore alla testa e alla zona cervicale. Dopo alcuni accertamenti, sarebbe stato dimesso nel giro di un paio di ore con una diagnosi presunta di cefalea e la prescrizione di un antidolorifico. Chi lo conosceva ha raccontato che tutto era iniziato già da un mese: il 4 aprile, l’uomo aveva battuto la testa. In quell’occasione era stato ricoverato all’ospedale della Fratta e sottoposto a una prima Tac. I medici gli avevano consigliato di ripetere l’esame a distanza di 40 giorni. Prima che il termine indicato scadesse, però, l’uomo si era nuovamente rivolto al pronto soccorso per dolori persistenti, ma sarebbe stato rimandato a casa. Il giorno dopo, l’amico lo ha trovato privo di vita sul divano. Subito è partita la chiamata al 112. I carabinieri, giunti sul posto, hanno informato la Procura che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Nei giorni successivi è stata disposta l’ispezione cadaverica, cioè l’esame esterno del corpo, e il sequestro della cartella clinica.

Oggi l’autopsia, affidata all’equipe del professor Mario Gabrielli, sarà cruciale per stabilire le cause della morte e valutare eventuali responsabilità mediche. Si tratterà di un esame collegiale perché insieme al medico legale ci sarà anche un cardiologo a portare avanti i riscontri. L’ipotesi di reato attualmente al vaglio della Procura è quella di omicidio colposo in ambito sanitario. Gli inquirenti dovranno accertare se la morte dell’uomo possa essere stata determinata da una condotta colposa da parte del personale medico, ovvero da negligenza, imprudenza, imperizia, oppure dalla violazione di leggi, regolamenti o protocolli clinici. Al momento una persona risulta indagata: si tratterebbe di un medico. Ma ciò non implica nulla sul piano delle responsabilità: anzi si tratta di una forma di garanzia nei suoi confronti visto che in questo modo può partecipare agli esami irripetibili con un suo consulente.

I carabinieri della compagnia di Cortona hanno acquisito la documentazione medica e raccolto testimonianze utili a ricostruire l’accaduto. I risultati dell’esame autoptico saranno determinanti per l’evoluzione delle indagini che dovranno chiarire se si è trattato di una fatalità o di qualcosa con connotati penali. Per ora, vale il principio della presunzione di innocenza.