
Centro unico prenotazioni Asl (foto repertorio)
Prato, 27 gennaio 2024 – Il malum torna in auge, dopo che è rimasto ’congelato’ per via della pandemia da covid. Così, la procedura istituita dall’Asl Toscana Centro per il recupero delle visite e delle prestazioni non disdette nelle 48 ore precedenti alla data fissata, tornerà a bussare alle porte di quei pratesi che hanno disatteso alla regola.
L’azienda sanitaria, infatti, ha ripreso ad inviare le lettere sotto forma di avviso bonario ai cittadini inadempienti, con richiesta di pagamento per mancata presentazione ad una o più prestazione ambulatoriali. Il periodo che è finito sotto la lente di ingrandimento è quello delle posizioni ante covid, riferite all’anno 2019 e al gennaio 2020 perché dopo è scattata la sospensione della procedura di malum, secondo le disposizioni regionali e nazionali, per la diffusione dell’infezione da Sars Cov2. Una situazione eccezionale che ha fatto sì che venissero interrotti gli invii dei recuperi degli appuntamenti non disdetti nelle 48 ore precedenti fino all’aprile 2022.
Così l’Asl , nel mese di dicembre, ha inviato le posizioni per tredici mesi, da gennaio 2019 a gennaio 2020 compreso, per un totale di 32.440 (sono compresi Firenze, Prato, Pistoia): di questo numero complessivo 10.948 sono i pratesi che non si sono presentati ad uno o più appuntamenti prenotati nei presidi dell’ambito pratese.
Che cosa viene richiesto al cittadino, che vede recapitare una tale avviso in cassetta? L’azienda sanitaria richiede il pagamento di una penale equivalente al ticket previsto per quella prestazione (appunto, il cosiddetto malum ai sensi della delibera 143 del 27 febbraio 2006), anche in presenza di esenzione per patologia o per reddito.
A quanto ammonta in termini economici la somma che l’Asl intende recuperare con i malum dell’area pratese? Secondo un calcolo effettuato dall’azienda sanitaria il totale da recuperare in area pratese è di 305.447 euro; in totale dall’area Prato, Firenze e Pistoia la somma è di 913.797 euro.
L’operazione malum non finisce qui. Intanto, fanno sapere dall’Asl Centro, da una prima estrazione dei dati dell’anno appena concluso, il 2023, "si ipotizza che complessivamente le posizioni aziendali riferite ad un mese siano circa in totale 3.700 di cui per l’ambito pratese circa 800 posizioni". Secondo quanto prevedono le normative in materia, l’Asl può risalire fino a cinque anni indietro nel recupero dei ticket non corrisposti per visite e prestazioni non disdette a tempo debito. "Tale operazione viene realizzata attraverso le registrazioni sugli applicativi Cup aziendali, che tracciano sia le prenotazioni che le mancate presentazioni", aggiunge l’Asl nello spiegare il metodo applicato per attuare la procedura.
Un’attività che viene utilizzata "per rafforzare le azioni a supporto dell’erogazione delle prestazioni con l’obiettivo di ridurre le liste di attesa – conclude l’Asl che spiega il suo obiettivo –. Con il malum si intende migliorare la comunicazione tra azienda e cittadino quando lo stesso non può andare ad effettuare la prestazione, per consentire all’azienda di riprogrammare le prestazioni, andando a riempire la prenotazione che si è liberata".
Sara Bessi