
Il progetto nato dall’associazione Viva Vittoria: "Mettiamoci al lavoro" .
Il prossimo 22 marzo, sulla pavimentazione di piazza Duomo verrà stesa una maxi-coperta formata da migliaia di "quadrati" (con il sogno di arrivare a quota 15mila, necessari per coprire l’intera superficie della piazza, ndr) di coperte fatte all’uncinetto, tenute simbolicamente insieme dal filo rosso. Un modo per porre l’attenzione sul contrasto alla violenza sulle donne, con il ricavato dell’iniziativa che sarà devoluto al Centro Antiviolenza La Nara.
Questo è quel che prevede il progetto "Viva Vittoria", ideato dall’Associazione Viva Vittoria Opera Relazionale Condivisa. L’evento che si concluderà nel 2026 è stato illustrato ieri mattina in Comune, alla presenza della sindaca Ilaria Bugetti, dell’assessora alle Pari opportunità Maria Logli, della deputata di Forza Italia Erica Mazzetti, della presidente dell’associazione Viva Vittoria Cristiana Begni, della consigliera della Provincia di Prato Rita Biagi, della presidente dell’associazione Moica Prato Daniela Sgrilli, della presidente del Circolo Culturale Anna Fondi Auser Prato Assunta D’Angelo e della responsabile del Centro Antiviolenza La Nara Francesca Ranaldi.
Il progetto, patrocinato dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Prato e dal Comune di Prato, mira come detto (attraverso l’installazione artistica e artigianale che ricoprirà la prossima primavera tutta piazza del Duomo con coperte in maglia realizzate a mano, ai ferri o all’uncinetto) a stigmatizzare la violenza di genere. E le promotrici hanno già invitato la cittadinanza a partecipare, realizzando un quadratino di maglia di 50x50 cm. "Chiunque può realizzare il proprio "quadrato" – ha detto Begni presidente dell’associazione Viva Vittoria – lo spazio della Libreria Cattolica, che per l’occasione prenderà il nome di "Spazio Viva Vittoria Prato", diventerà non solo il punto di raccolta e cucitura dei quadrati, ma anche un luogo di incontro e informazione, dove i cittadini potranno conoscere meglio il progetto grazie alla presenza delle volontarie". La seconda fase del progetto sarà quello della raccolta fondi: i singoli manufatti realizzati dalle partecipanti e dai partecipanti saranno venduti e la somma ottenuta dalle vendite andrà a La Nara per il progetto "Tessere", che ha l’obiettivo di favorire l’autonomia delle donne vittime di violenza e promuovere il benessere dei loro figli.
A margine dell’evento di presentazione, si è infine parlato della recente sentenza del Tar con cui è arrivato il via libera alla costituzione di una fondazione contro la violenza sulle donne da parte della famiglia di Federico Zini, il giovane che uccise nel 2018 l’ex-fidanzata Elisa Amato prima di togliersi la vita. "Non entriamo nel merito delle motivazioni addotte dai giudici amministrativi – il commento dell’assessore Logli - ma chiediamo chiarezza ai promotori della fondazione sugli obiettivi che si prefiggono, perché contro la violenza di genere non ci può essere ambiguità".
Giovanni Fiorentino