
L'uomo è stato rintracciato dalla polizia mentre si era rifugiato in ospedale per curare le ferite autoinferte con un coltello
Prato, 24 maggio 2025 – Atti persecutori e lesioni personali aggravate. Se non fosse stato per l’intervento di 3 persone probabilmente la donna massacrata di botte dall’ex nel parcheggio di un centro commerciale, non sarebbe sopravvissuta. L’ha picchiata, bastonata e trascinata nella sua auto. Martedì 20 maggio si è consumato un incubo per una professoressa brutalmente aggredita dal suo ex compagno, un uomo di 35 anni residente a Pistoia. Non accettava la fine della loro relazione e così l’ha pestata e ha anche cercato di soffocarla con un sacchetto di plastica.
Un tentato femminicidio sventato solo grazie al coraggio di tre cittadini stranieri. E’ accaduto tutto poco dopo le 9 del mattino, nel parcheggio del centro commerciale 'Parco Prato' a Prato. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, come riferisce un comunicato a firma del procuratore Luca Tescaroli, l'uomo ha aspettato la donna nel parcheggio e, dopo averla avvicinata, l'ha colpita ripetutamente con un bastone, costringendola a scendere dalla sua auto. L'aggressore ha poi tentato di spingerla con la forza nella propria vettura e ha cercato di soffocarla infilandole un sacchetto di plastica in testa.
La scena, scioccante, si è svolta sotto gli occhi di alcuni passanti, tra cui tre cittadini stranieri - due uomini, uno egiziano e uno marocchino, e una donna magrebina - che non hanno esitato a intervenire per salvare la donna. Nonostante il 35enne avesse estratto un coltello, i tre sono riusciti a fermarlo, mettendo in salvo la professoressa e rischiando in prima persona.
L'aggressore è riuscito a fuggire a bordo della sua auto, ma grazie alle dettagliate descrizioni fornite dai testimoni e al rapido intervento della polizia, è stato rintracciato poche ore dopo al pronto soccorso dell'ospedale di Pistoia, dove si era recato per farsi medicare alcune ferite da arma da taglio auto-inflitte. Le forze dell'ordine hanno quindi proceduto al suo arresto in flagranza differita, previsto dal cosiddetto 'Codice Rosso', che consente l'arresto entro 48 ore dal reato in presenza di prove documentate.
Nell'abitazione dell'uomo è stato sequestrato un coltello da cucina, mentre nella sua auto sono stati trovati gli occhiali della vittima. Dalle testimonianze raccolte e dalla denuncia della professoressa, è emersa la pericolosità dell'aggressore, che avrebbe tentato con determinazione e violenza di riallacciare il rapporto, sfociando nell'azione brutale a seguito dell'ennesimo rifiuto. La vittima, sotto shock, ha dichiarato di essere certa che, senza l'intervento dei tre soccorritori, non sarebbe sopravvissuta all'attacco. Per lei sono 10 i giorni di prognosi.