
Filippo Contini Bonacossi della Tenuta di Capezzana. Il vinsanto ha vinto per la sesta volta il titolo di «Miglior vino dolce» al prestigioso ‘Wine Challenge’
La tenuta Capezzana torna a brillare sulla scena enologica internazionale. L’azienda della famiglia Contini Bonacossi ha conquistato per la sesta volta il titolo di "Miglior vino dolce" al prestigioso ‘Wine Challenge’, una delle competizioni più autorevoli al mondo dedicate al vino.
Un risultato che conferma la costanza qualitativa e l’eccellenza di una cantina che da secoli rappresenta un punto di riferimento per il Carmignano e per l’enologia italiana. Il riconoscimento si aggiunge a una lunga serie di premi: lo scorso anno Capezzana ha raggiunto il 13° posto nella Top 100 di James Suckling con un punteggio di 98/100, ulteriore testimonianza dell’altissimo livello raggiunto.
Oltre ai traguardi internazionali, Capezzana è un luogo che apre le porte agli appassionati. La cantina accoglie i visitatori con degustazioni, percorsi guidati e con il ristorante ‘Vinsantaia’, dove il vino si accompagna alla scoperta dei sapori autentici del territorio. Dietro al successo c’è una visione che guarda al futuro senza dimenticare la tradizione. Dal 2009 la tenuta ha intrapreso un percorso verso un’agricoltura più rispettosa dell’ambiente, culminato nella certificazione ’bio’ ottenuta da Bioagricert. "Essere custodi di questa terra è per noi una responsabilità e un orgoglio – sottolinea Filippo Contini Bonacossi –. Le nostre radici affondano in un passato millenario e la nostra missione è produrre vino e olio con amore, nel rispetto di un territorio meraviglioso che vogliamo tramandare integro". Il sesto trionfo al Wine Challenge non è quindi solo una vittoria enologica, ma il riconoscimento di una filosofia produttiva che unisce storia, innovazione e sostenibilità, trasformando il vino di Capezzana in un ambasciatore della Toscana nel mondo.
C.C.