SILVIA BINI
Cronaca

"Una giornata storica per Montemurlo terra di grande fatica"

In centinaia giovedì nel paese ai piedi della Rocca

Il cartello che indica la strada intitolata a Luana D’Orazio e scoperto durante la cerimonia dell’1 Maggio a Montemurlo (Attalmi)

Il cartello che indica la strada intitolata a Luana D’Orazio e scoperto durante la cerimonia dell’1 Maggio a Montemurlo (Attalmi)

Il 1 maggio a Montemurlo è stata una grande festa per chiedere un lavoro buono, giusto e sicuro per tutti. La giornata si è aperta la mattina in piazza della Repubblica con una delle tre manifestazioni nazionali, promosse dai sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil, che ha visto l’intervento del segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri. Una piazza, colorata con i palloncini azzurri, verdi e rossi, come i colori delle tre sigle sindacali, ha accolto senza alcun problema l’arrivo dei manifestanti. Grande la soddisfazione del sindaco Simone Calamai che ha salutato i presenti dal palco del Primo Maggio, sistemato proprio all’ingresso del parco urbano, che faceva da quinta ’verde’.

"Sono felice che tutta la manifestazione si sia svolta serenamente senza problemi - ha detto Calamai -. Ringrazio gli organizzatori, le forze dell’ordine, i manifestanti per il senso di civiltà dimostrato ma soprattutto i nostri cittadini e le nostre associazioni che hanno collaborato positivamente, affinché tutto si potesse svolgere al meglio. È stata davvero una giornata storica per Montemurlo, terra di lavoro, che nei decenni ha saputo creare benessere e ricchezza per tante persone, arrivate qui da tutta Italia".

Oltre cento i volontari impegnati per l’intera giornata che si è svolta al meglio. La manifestazione di intitolazione poco distante al palco della Uil si è aperta con l’inno nazionale, suonato dalla Filarmonica Giuseppe Verdi di Montemurlo e si è chiusa con il volo dei palloncini bianchi e rosa che hanno accompagnato l’inaugurazione della targa di toponomastica stradale "via Luana D’Orazio".

"Il lavoro a Montemurlo è ed è stato per tanti fonte di vita e progresso personale e non può essere mai, qui come altrove, fonte di morte e disperazione", ha detto Calamai, sottolineando che serve un cambio di passo, serve cultura e attenzione da parte di tutti, da parte dei datori di lavoro, da parte di noi istituzioni e serve consapevolezza da parte dei cittadini lavoratori. "La sicurezza nei luoghi di lavoro la si dovrebbe insegnare a scuola come materia curricolare" ha detto il sindaco aggiungendo che "bisogna fare tutti di più, a livello di controlli e di normative, e a livello culturale, affinché i morti sul lavoro nel nostro Paese possano calare drasticamente. È una lotta che ci deve vedere uniti, al di là delle posizioni di parte, per garantire un lavoro davvero sicuro per tutti".

"La strada che abbiamo intitolato porta il nome di Luana ma attraverso di lei è dedicata a tutti coloro che sul lavoro hanno perso la vita, proprio come il giovane Sabri Jaballah, 22 anni come Luana, operaio di origini tunisine residente a Prato, morto schiacciato sotto una pressa nel febbraio del 2021 in un’azienda tessile di Montale. Luana e Sabri, simboli di una bella gioventù, sana e responsabile, spezzata sul luogo lavoro, quel lavoro che doveva farli diventare grandi, che doveva far realizzare i loro sogni". E poi l’elenco è andato avanti ricordando altri morti sul lavoro delle nostre zone, Giuseppe Siino, Gianni Gesualdi, il cittadino montemurlese, morto folgorato nel luglio del 2022, gli operai di via Mariti a Firenze, quelli dell’esplosione della turbina a Suviana, i morti dell’esplosione del deposito Eni a Calenzano, il cavatore morto qualche giorno fa ed i sette operai cinesi della Tersa Moda. Una lunga scia di sangue che dal palco di Montemurlo è stata ricordata come monito per quanti da oggi in poi hanno la responsabilità del lavoro giusto, lavoro che sia valore non solo profitto.

Un monito per gli oltre 7000 imprenditori e 45mila operai che ogni giorno lavorano nel distretto e non solo.