ELENA DURANTI
Cronaca

"Tpl, Autolinee ha fallito". Mazzetti attacca Firenze. Il dietrofront in Vallata e l’allarme sui costi Irpef

La deputata di FI: "Cap era un modello sano. Perchè la Regione affidò il servizio ai francesi pur conoscendo le particolarità del territorio?".

La deputata di FI: "Cap era un modello sano. Perchè la Regione affidò il servizio ai francesi pur conoscendo le particolarità del territorio?".

La deputata di FI: "Cap era un modello sano. Perchè la Regione affidò il servizio ai francesi pur conoscendo le particolarità del territorio?".

"La Cap (Cooperativa autolinee pratesi) ha sempre rappresentato un modello sano ed efficiente, riconosciuto a tutti i livelli di qualità del servizio, professionalità, sostenibilità economica e sociale. Forniva un servizio apprezzato e utile, soprattutto nelle zone più lontane dal centro urbano e più svantaggiate". Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, va all’attacco della Regione sul trasporto pubblico locale. "Ecco perché ho sempre criticato la scelta regionale, allora guidata da Enrico Rossi, con l’affidamento ad Autolinee Toscane, il tutto portato avanti dalla giunta Giani senza alcun ripensamento o miglioria. Oggi ne paghiamo tutti le conseguenze: da un modello efficiente siamo arrivati a disservizi pressoché quotidiani per i cittadini".

L’onorevole Mazzetti aggiunge: "Siamo però al redde rationem. Dopo due anni si sono palesati plasticamente tutti i problemi che avevo sempre denunciato: la gara prevedeva che, dopo 2 anni, ci fosse una verifica per valutare la resa dell’investimento. Come sempre detto e come facile da prevedere, non ha retto e, già da oggi, la parte più marginale della Provincia di Prato, ossia il Comune di Vernio, è tornata in gestione alla Cap con 6 soci riportati nella cooperativa".

La deputata pratese è fortemente critica sull’operazione Autolinee Toscane. "Siamo solo all’inizio della voragine e ciò succede perché tutto è stato gestito malissimo dalla Regione, senza tener conto del territorio ma calando dall’alto una scelta non ragionata e soprattutto poco compatibile con la provincia. Inoltre – incalza Mazzetti – la Regione ha deliberato la rettifica bilancio addizionale Irpef, oltre che per il servizio socio-sanitario anche per il Tpl con 30 milioni che naturalmente sono sottratti ai cittadini toscani dalla loro propria busta paga o pensione".

Alla deputata di Fi si uniscono i consiglieri provinciali di FdI Tommaso Cocci e Giovanni Sardi, insieme al segretario provinciale Matteo Mazzanti: "Chi ha ridicolizzato Cap oggi la richiama. È il fallimento di una scelta ideologica sul trasporto pubblico. Chi ha governato la transizione verso Autolinee Toscane ha ignorato la voce dei territori, come è accaduto in Vallata. Ora è il momento della verità: chi ha sbagliato, chieda scusa. Il ritorno di Cap in Valbisenzio, seppure in subaffidamento, non è una scelta strategica, è una toppa messa all’ultimo minuto. Un’ammissione implicita e tardiva, che la gestione imposta dalla Regione con Autolinee Toscane ha fallito".