SILVIA BINI
Cronaca

Vertice sulla sicurezza. Piano per la movida: “Roma invii uomini non in base ai confini”

Dopo l’aggressione di sabato, riunito il Comitato per l’ordine pubblico. La sindaca: “Distribuire le nuove forze dell’ordine in relazione alle specificità dei territori”. E annuncia un progetto per l’estate da difendere

Movida violenta, vertice sulla sicurezza

Movida violenta, vertice sulla sicurezza

Prato, 28 maggio 2025 – Dopo la violenta aggressione di sabato notte in centro, che ha lasciato un giovane in condizioni gravi (le notizie di ieri sono confortanti: sarebbe fuori pericolo e si sarebbe risvegliato dal coma) e aperto un nuovo fronte nel dibattito sulla movida cittadina, la sindaca di Prato Ilaria Bugetti ha chiesto una svolta concreta. E lo ha fatto nel luogo istituzionalmente più rilevante: il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi ieri mattina in Prefettura. Un confronto ordinario nella forma, ma che assume in queste ore un significato politico e amministrativo di primo piano.

La novità è la posizione della prima cittadina nei confronti del Viminale. Bugetti ha infatti rivolto un appello diretto al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, chiedendo che le nuove assunzioni delle forze dell’ordine – annunciate nei giorni scorsi dal governo con 14mila uomini in tutta Italia – non vengano distribuite secondo il consueto principio della dimensione territoriale, ma sulla base delle effettive esigenze locali. “Propongo che il ministro dell’Interno lavori con le autorità territoriali per condividere i criteri di ripartizione di tali assunzioni – ha dichiarato la sindaca –. Altrimenti, con una distribuzione fatta a cascata, rischia di essere inefficace e di non rispondere alle esigenze reali delle città italiane”.

Il punto è centrale. Prato, pur essendo una provincia relativamente piccola in termini geografici, si trova da tempo a gestire dinamiche complesse, tipiche di un’area metropolitana densa, con oltre 200mila abitanti e una delle economie manifatturiere più attive del paese oltre che una forte presenza migratoria.

Un contesto che, come ha sottolineato Bugetti, è segnato da un turn over continuo nelle forze dell’ordine: “Ogni giorno siamo alle prese con pensionamenti e trasferimenti, sostituiti solo in parte. Serve un criterio che tenga conto delle specificità, non della superficie della provincia”.

In Prefettura, accanto alla sindaca, erano presenti i vertici delle forze dell’ordine e la prefetta Michela La Iacona. Al centro del confronto la necessità di consolidare e potenziare la collaborazione già in essere tra istituzioni, forze di polizia e territorio. Una sinergia che ha prodotto risultati significativi per fronteggiare le criticità che si possono presentare specie sul fronte dei controlli nei quartieri a maggiore criticità e nelle zone più a rischio, che – come confermano da piazza del Comune – proseguirà senza soluzione di continuità.

“Qui a Prato – ha ribadito Bugetti – c’è un’ottima collaborazione tra Prefettura, Comune e tutte le forze dell’ordine. Possiamo interloquire con un’unica voce per stabilire i criteri di ripartizione più funzionali rispetto alle caratteristiche del nostro territorio. È dialogando e confrontandosi costantemente con la base che Roma può davvero rispondere alle criticità specifiche che ogni città presenta”.

Alla luce del clima teso generato dall’episodio di violenza di sabato e dalle polemiche che, non da oggi, accompagnano il tema della movida – “che sia movimentata, molesta o pericolosa” – la sindaca ha annunciato che presenterà a breve al prefetto un progetto per la gestione del periodo estivo. “L’obiettivo è non perdere la vivacità del centro – ha detto – ma rispettare il bisogno di riposo dei residenti. Un progetto che aiuterà anche le nostre forze dell’ordine nei controlli ordinari e nei servizi dedicati alla movida. Insieme possiamo garantire un’estate più bella e serena per tutti”.

Non solo. Da parte dei commercianti del centro, molti dei quali da anni in prima linea nel denunciare i disagi delle ore notturne, è arrivata una rinnovata disponibilità alla collaborazione. L’idea, già emersa in passato e rilanciata in queste ore, è quella di costruire una rete integrata che, tra formazione, segnalazioni tempestive e iniziative condivise, aiuti a rafforzare la percezione di sicurezza nel cuore della città.

Dalla Prefettura, intanto, è stato confermato che “la collaborazione interistituzionale andrà avanti secondo le modalità attuali”, ma senza anticipazioni sui possibili aumenti dei controlli nei fine settimana. Nessuna promessa, ma una chiara consapevolezza: difendere la movida sana e agire per non compromettere l’efficacia di quanto già si sta facendo sul territorio.

Silvia Bini