REDAZIONE PRATO

Pestato durante la movida. Dubbi sui racconti dei testimoni. Cancellato un profilo Instagram

Il 18enne è in coma farmacologico. Ritenute “contraddittorie” le dichiarazioni delle ragazze che erano con la vittima. I due si erano dati appuntamento

Un’immagine della movida in centro storico nel week end Foto Attalmi

Un’immagine della movida in centro storico nel week end Foto Attalmi

PRATO

Non è ancora stato rintracciato il giovane che sabato sera, intorno alle 23, ha sferrato una serie di pugni al diciottenne di Campi Bisenzio, in piazzetta Buonamici. I colpi sono stati più d’uno e inferti con aggressività tanto che il ragazzo ha perso l’equilibrio ed è caduto all’indietro battendo la testa su uno dei gradini di pietra che porta al giardino di palazzo Buonamici. L’impatto con il suolo è stato violentissimo tanto che il giovane è rimasto a terra privo di sensi. Soccorso da un’ambulanza in codice rosso è stato portato prima al Santo Stefano e poi trasferito d’urgenza a Careggi per un forte trauma cranico che gli ha creato un edema cerebrale. All’ospedale fiorentino è stato operato nella notte. Adesso si trova in coma farmacologico in terapia intensiva. Le sue condizioni sono molto serie ma non dovrebbe essere più in pericolo di vita. L’aggressore, invece, è riuscito a dileguarsi velocemente mischiandosi in mezzo alla folla di giovani che, di solito, il sabato sera affolla le strade del centro cittadino. Secondo quanto riferito, sarebbe stato da solo.

Le indagini sono state delegate alla squadra mobile che ha già sentito le persone che si trovavano con la vittima. In particolare la ragazza di 17 anni del ragazzo, una sua amica, un’altra donna e un uomo. Le dichiarazioni, però, sono apparse contraddittorie fra di loro e confuse tanto che tutti i testimoni saranno risentiti in procura nelle prossime ore.

La ragazza della vittima avrebbe descritto l’aggressore come un giovane magrebino, più o meno coetaneo della vittima. L’altra testimone, invece, avrebbe fornito un profilo su Instragram sostenendo che si tratta del social della persona che ha picchiato l’amico. Gli investigatori sono andati subito a controllare ma, secondo quanto riferito, il profilo era già stato cancellato. Da una verifica più approfondita sono comunque riusciti a risalire all’identità della persona a cui faceva capo il profilo ma si tratterebbe di un italiano e non di un magrebino, come invece sostenuto dalla minorenne. Una gran confusione che ha spinto gli investigatori a sentire di nuovo i testimoni in attesa che il 18enne possa essere in grado di fornire la sua ricostruzione dei fatti. Quello che è certo è che i due si conoscevano e che si sono dati appuntamento in centro a Prato sabato sera intorno alle 23. Sarebbe dunque da escludere il litigio scoppiato per futili motivi fra il giovane e l’aggressore. Non uno sguardo di troppo alla ragazza o una parola presa male. Più facile, invece, che i due non si siano trovati d’accordo su una cessione di droga. Questa sarebbe la pista che gli investigatori stanno seguendo al momento anche se nessuna ipotesi viene esclusa.

Importante potrebbe essere la visione delle immagini di una telecamera di sorveglianza che si trova nella piazzetta Buonamici e che potrebbe aver ripreso tutta la scena. Si tratterebbe di un indizio utile a risalire all’identità del giovane che si è dileguato tra la folla dopo aver picchiato il 18enne facendolo cadere rovinosamente a terra e battere la testa contro il gradino.

L’episodio, inoltre, non è frutto di una lite fra ubriachi. Secondo quanto appreso, i giovani erano sobri al momento della furibonda scazzottata. Il diverbio non sarebbe collegato all’abuso di alcol da parte dei partecipanti dell’aggressione. Resta da capire se fra i due ci fosse qualche problema pregresso legato ad altri fatti di cronaca che negli ultimi mesi sono avvenuti nell’hinterland fiorentino.

Laura Natoli