
E’ il quartiere più popoloso della città con i suoi 17.000 abitanti. Ci sono due parrocchie molto attive, la Pubblica Assistenza e un centro commerciale naturale che tiene vivo il paese con tante iniziative.
Camminando per le strade di San Paolo, frazione a Nord Ovest di Prato si ha la sensazione di essere in una piccola città. Un quartiere cresciuto rapidamente, fino a diventare uno dei più popolosi della città, con circa 17mila abitanti. Una frazione dove non mancano i servizi: edicola, bar, pasticceria, cartoleria, negozi di abbigliamento, l’ottico, un piccolo supermercato, fontanello pubblico e tanto altro. La frazione ha due parrocchie quella di San Paolo, guidata da don Abram Vetturparmpil, e quella di Gesù Divino Lavoratore da don Damiano Grecu. Oltre alle parrocchie fra le realtà più vive del territorio ci sono la Pubblica Assistenza e l’associazione di commercianti San Paolo Viva, il circolo Arci e quello Mcl Giorgio La Pira.
"La chiesa di San Paolo è stata consacrata nel 1984 – spiega don Abram- perchè l’antico chiesino costruito nel 1939, restaurato nel 2002, non bastava perché il quartiere si stava ingrandendo. Sotto la nostra parrocchia abbiamo 9000 abitanti. Oltre alle funzioni liturgiche svolgiamo il catechismo, l’oratorio estivo con 160 bambini e 40 animatori. Ci sono – continua don Abram – la Caritas parrocchiale e due gruppi di ragazzi, i giovanissimi e i giovani, che si ritrovano regolarmente tutti i mesi. Fa parte della parrocchia anche il Saint Paul Gospel Choir. L’anno scorso abbiamo inaugurato la sala polivalente che può ospitare 150 persone, c’è la cucina, l’impianto audio e si possono svolgere anche feste private". Poi una riflessione sul quartiere. "San Paolo per tanti anni – continua don Abram - è stata considerata punto di riferimento per lo spaccio, adesso la situazione è migliorata. C’è ancora qualcosa ai giardini di via dell’Alberaccio per questo sarebbe utile un passaggio maggiore delle forze dell’ordine. Infine c’è il problema dei parcheggi: sono pochi".
La chiesa del Gesù Divino Lavoratore è stata realizzata negli anni ’60, è spostata verso il Macrolotto Zero e comprende anche una parte di via Pistoiese e via Filzi. Circa 8000 gli abitanti per la metà non cattolici, cinesi e pakistani. "Nella nostra parrocchia – spiega don Damiano Grecu – svolgiamo il catechismo, l’oratorio con 220 bambini e 40 animatori, la messa e l’adorazione quotidiana. E’ presente la Caritas una volta la settimana, la distribuzione di vestiti e pacchi alimentari. In generale la zona è tranquilla, ci vorrebbe magari più attenzione al decoro urbano. Abbiamo anche il circolo Mcl Giorgio La Pira. Nella parrocchia ci sono sempre meno italiani. Da parte dei nostri parrocchiani c’è una apertura verso queste persone, ma la convivenza è difficile, con le nuove generazioni la situazione va migliorando ma ci vorrà ancora del tempo". Poi c’è la Pubblica Assistenza. "La sezione è stata fondata nel 1899, prima pagavamo l’affitto poi la sede ci è stata donata da una residente. La sezione ha 600 soci, 10 volontari e 2 dipendenti. Stiamo restaurando l’immobile, vogliamo mettere anche dei cartelli in cinese per far capire loro di cosa possono usufruire. Abbiamo il punto prelievi gestito dalla Società della Salute, la guardia medica, un dentista e un podologo. Effettuiamo inoltre circa 50 servizi sociali al giorno".
A rendere viva San Paolo sono soprattutto i commercianti che hanno creato un vero e proprio centro commerciale naturale, l’associazione San Paolo Viva. "L’associazione è nata circa 15 anni fa – spiega la vicepresidente Antonella Mazzara - e ne fanno parte quasi tutti i commercianti di San Paolo. Nasce per aggregare i negozi che sono sparsi nel quartiere. Tra le iniziative più rilevanti ci sono quelle legate al periodo natalizio, in particolare Natale a San Paolo e Estate a San Paolo. In generale la situazione è abbastanza tranquilla, forse occorrerebbe qualche passaggio in più da parte delle forze dell’ordine ma, rispetto a prima a San Paolo si sta decisamente bene".
Monica Bianconi