
I sacchi abbandonati nel bosco di. via Granaio a Carmignano
Tre discariche di sacchi neri spuntate in due giorni a Carmignano. La prima è comparsa in via Poggiorsoli a Comeana, le altre due sono in via Granaio, la strada attraverso la campagna che collega Poggio a Carmignano e che teoricamente dovrebbe essere chiusa, in quanto oggetto di lavori per le recenti frane. Decine di sacchi neri, contenenti scarti tessili, sono state individuate dai cittadini fra domenica e ieri e il materiale è stato abbandonato presumibilmente di notte ma non è escluso anche durante la domenica.
In via Poggiorsoli i sacchi sono stati lasciati a bordo strada, più complessa la situazione di via Granaio che è raggiungibile attraverso una strada in condizioni precarie: in un punto ci sono una quindicina di sacchi e un altra 10 sono stati scaraventati in un fosso. La situazione sta diventando pesante perché quesi ogni settimana si verificano abbandoni di questo tipo. A metà febbraio fu rinvenuto un “sentiero“ di sacchi neri che dalla via Statale arriva ad una casa colonica abbandonata, il cui porticato era già pieno di spazzatura. E non è la prima volta.
Per la rimozione di una precedente discarica, la proprietà ha speso oltre 20.000 euro, ha recintato l’immobile e installato la videosorveglianza ma tutto questo non è servito a fermare altri scarichi.
In occasione di questo ennesimo scempio il vicesindaco e assessore all’ambiente Federico Migaldi aveva fatto appello al Console cinese affinché si rendesse disponibile a mettere in campo azioni di sensibilizzazione e di mappatura delle ditte cinesi di tutta la provincia. Fratelli d’Italia torna sull’argomento: "È necessario agire con misure mirate - dice Silvia Cintolesi segretaria FDI Carmignano - che comprendano: ispezioni puntuali e continue degli abbandoni; controlli dei formulari dei rifiuti e dei registri di carico e scarico. Servono ispezioni nelle ditte per verificare il sistema di smaltimento degli scarti delle lavorazioni, con un nucleo o una squadra comunale dedicata, supportata da nuove assunzioni, qualora necessario, ma anche coinvolgendo i comuni limitrofi per un approccio coordinato".
"Ci chiediamo se il vicesindaco, Migaldi – conclude Giovanni Sardi, capogruppo Fdi in consiglio – abbia già richiesto un incontro con autorità, istituzioni e associazioni cinesi e quale sia stato il loro riscontro. Dubitiamo fortemente che questo tipo di approccio come il guerrilla marketing lanciato da Alia assieme al Comune di Prato riesca a scardinare un sistema radicato in profondità".
M. Serena Quercioli