
Rischio di cause legali. Periti da Archivi spa: "Possibile negligenza durante l’alluvione"
Archivi pubblici alluvionati, si apre un periodo complesso in cui le amministrazioni dovranno decidere il loro futuro e quello del Comune di San Marcello Pistoiese è il più danneggiato.
Il Comune della montagna pistoiese aveva affidato i propri documenti storici alla Archivi spa di via fratelli Cervi a Campi Bisenzio, una delle aziende pesantemente colpite dall’alluvione del 2 novembre, ed ha stimato i danni in 205mila euro, dando mandato a legale e due periti di verificare se c’è stata negligenza nella conservazione del materiale, accertamenti che potrebbero essere l’anticamera della causa legale. Ora, tutti i 225 metri lineari dell’archivio storico di San Marcello sono in un’azienda di Bologna, che si occupa di congelamento e restauro dei beni archivistici alluvionati.
In quei giorni di novembre, come è noto, fu lanciato anche un appello attraverso le televisioni e i giornali, per reperire celle frigorifero dove collocare gli archivi per il congelamento e cercare anche volontari, in gran parte studenti, per riempire in breve tempo questi contenitori ed evitare che il materiale cartaceo si asciugasse. Fu una corsa contro il tempo ma il salvataggio di tutto l’archivio riuscì.
Francesco Bettarini è un archivista privato che lavora da anni nel settore ed ha seguito tutte le operazioni alla Archivi spa: "La Sovrintendenza – spiega Bettarini – si è resa disponibile a pagare i costi di salvataggio e sino al 31 marzo il noleggio delle celle frigorifero per tutti i Comuni della Toscana. Dopo quella data, i Comuni hanno due possibilità: la prima quella di riprendere in carico l’archivio dopo un procedimento di scongelamento e conservazione, la seconda riaffidarlo alla Archivi spa che è in una fase di riassetto e a breve ripartirà. Chiaramente, per i Comuni si tratterà di una spesa ma la cura dell’archivio storico è un settore da non sottovalutare, regolato dalla legge. I Comuni in generale non hanno più assunto archivisti ma affidato il materiale alle aziende come la Archivi spa che ha sempre rispettato i limiti imposti dalla Sovrintendenza. Quello di San Marcello è risultato l’archivio più danneggiato in quanto il 3 novembre avrebbe lasciato la sede di Campi per due destinazioni: una parte tornava a San Marcello e una parte andava nel deposito di Prato. L’archivio era sui bancali pronto a partire e la notte c’è stata l’alluvione, un evento eccezionale che non poteva essere previsto. Ricordo che fino a poche settimane fa la zona industriale di Capalle era ancora da ripulire".
In questi mesi tutti gli archivisti sono rimasti in contatto con la Sovrintendenza per seguire i vari passaggi e adesso toccherà ai Comuni delineare lo scenario futuro. Il Comune di Prato ha avuto più fortuna: un muro ha salvato dalle acque l’archivio in un deposito alla Cartaia. Secondo l’archivista la digitalizzazione totale è impossibile e inattuabile e il futuro sarà ancora il cartaceo perché, ad esempio, gli archivi, dagli anni 90 in poi, salvati su floppy disk e dvd oggi con i nuovi computer non si leggono.
M. Serena Quercioli