REDAZIONE PRATO

PRATO Pride con polemiche. Niente sfilata con la Stella di David

La denuncia dell’associazione ebraica Keshet: "E’ una sconfitta per l’intero movimento"

Al Toscana Pride a Prato, l’associazione Keshet, gruppo ebraico LGBTQAI+, ha denunciato di non aver potuto "sfilare con la bandiera arcobaleno con la Stella di David su richiesta degli organizzatori". "Non saper includere le persone ebree è una sconfitta per l’intero movimento", ha detto Ariel Heller, board Keshet Italia e presidente Keshet Europe. "Che ci siano ancora parti della comunità che fingono di non riconoscere i nostri simboli per ciò che sono simboli ebraici, gli stessi che ci venivano cuciti addosso durante la Shoah, e che oggi rivendichiamo con orgoglio, è inaccettabile. Questi simboli non possono essere confusi con alcuna bandiera nazionale".

+Europa, con il suo segretario regionale Federico Eligi, si schiera a fianco di Keshet Italia (mentre a destra, notevoli le frizioni tra il sindaco pistoiese di FdI Tomasi e la Lega): "Pur condividendo le rivendicazioni della comunità LGBTQIA+ e avendo aderito al Toscana Pride, non possiamo sfilare se non è permesso di sfilare a chiunque liberamente". Condivide le parole di Keshet e +Europa Gerardo Labellarte, segretario regionale del Psi: "L’esclusione, di una parte della comunità LGBTQIA+ in nome di presunte tensioni è un grave errore politico e culturale. Il Pride nasce per affermare libertà, uguaglianza e visibilità, senza condizioni o timori". Analoga posizione di Marco Remaschi, segretario regionale di Azione: "Attribuire a una comunità le responsabilità di uno stato straniero è un pericoloso precedente".