REDAZIONE PRATO

Il Pd dopo lo choc vuole il rilancio. E si muove subito

La new generation dem protagonista. Martedì la direzione, giovedì l’assemblea. Iv nel campo largo? .

Marco Biagioni, segretario provinciale del Partito democratico Fissata per martedì la direzione del partito locale

Marco Biagioni, segretario provinciale del Partito democratico Fissata per martedì la direzione del partito locale

Trasformare lo choc politico in un’occasione di rilancio. Il Partito Democratico locale prova a rialzare la testa e guarda avanti. In settimana è attesa una doppia tappa decisiva per iniziare a rimettere in moto la macchina democratica: martedì si riunirà la direzione del partito, mentre giovedì toccherà all’assemblea cittadina. L’obiettivo è chiaro: aprire un confronto interno serio, ma soprattutto allargare la discussione alla città.

La lente con cui il gruppo dirigente del Pd legge le dimissioni di Bugetti? Un gesto di rispetto verso i cittadini e un segnale di trasparenza. E rispetto e trasparenza saranno due parole chiave della new generation dem: quella schleiniana di Marco Biagioni, Maria Logli e Diego Blasi, tanto per fare tre nomi. "Dalle dimissioni deve nascere un nuovo inizio", è il messaggio che filtra dal partito, che in questo torrido giugno inizierà a rimboccarsi le maniche per costruire un vero e proprio laboratorio politico.

C’è l’appuntamento elettorale comunale (primavera 2026), ma prima ci sono le prove generali: le elezioni regionali sono un test da cui trarre indicazioni importanti ed eventualmente ci sarà il tempo per ricalibrare le strategie. Dal Pd filtra che il percorso per individuare il nuovo candidato o candidata che guiderà il centrosinistra alle prossime elezioni amministrative sarà partecipato e aperto. L’ipotesi di un ritorno di Matteo Biffoni, ex sindaco ed ex presidente Anci Toscana, è remota assai. Più facile per lui la corsa regionale. Piuttosto, prende quota l’idea di una figura nuova, in grado di parlare a un elettorato largo: tra i nomi sul tavolo anche quello dello stesso Marco Biagioni, ma non si esclude un profilo civico.

Non solo nomi e volti. E’ tempo di prenere le misure: l’idea del "campo largo" – che con la giunta Bugetti ha fatto di Prato un laboratorio a livello nazionale – regge e potrebbe anzi evolversi. Il campo potrebbe diventare extra-large: dentro anche Italia Viva? È un’opzione, così come un possibile coinvolgimento più organico di Alleanza Verdi e Sinistra, che oggi siede in consiglio comunale ma non in giunta. Proprio da Avs, attraverso il segretario regionale Dario Danti, arriva un appello chiaro: "Si apra una fase politica nuova in città".

A fare da sponda è anche Dario Nardella, europarlamentare dem appena eletto, che difende il ruolo del Pd in Regione Toscana e respinge ogni tentativo di estendere responsabilità individuali a un presunto "sistema". "In Regione c’è un buon governo – sottolinea – e rifiutiamo qualunque tipo di attacco politico costruito su implicazioni di sistema. Se ci saranno responsabilità, saranno personali". Nel frattempo, la città resta in attesa.

Maristella Carbonin