MARIA SERENA QUERCIOLI
Cronaca

Piazza XX Settembre, storia infinita. I lavori pronti solo a fine giugno : "Stravolto l’utilizzo per gli eventi"

Opposizioni all’attacco del sindaco. "Grave non lasciare lo spazio di aggregazione per cui era stata pensata"

Slitta ancora l’inaugurazione della nuova piazza XX Settembre e non va giù il fatto che sia inutilizzabile per le manifestazioni. Il Comitato "Noi in piazza" guidato da Maria Lombardo e il gruppo di opposizione "Poggio Insieme", sono critici, in particolare, sulla scarsa utilizzabilità che penalizzerebbe la sua funzione come luogo di aggregazione. "Lo slittamento dei lavori non è il primo – dice Maria Lombardo in una nota – ma speriamo sia l’ultimo. Era chiaro che il termine ultimo promesso dal sindaco (fine aprile) non poteva essere rispettato. Quello che stavolta stupisce, sulla novella dello stento di una piazza brutalizzata, è l’affermazione di Palandri secondo cui quello spazio, che lui ha voluto stravolgere, non potrà ospitare eventi. Il sindaco dimentica che a stravolgere le funzioni della piazza rispetto a quelle previste nel progetto iniziale è stata la variante approvata dalla sua stessa giunta. La nuova piazza avrebbe dovuto essere spazio libero a servizio della comunità, anche per ospitare piccoli eventi, ma lui e la sua giunta hanno stravolto le finalità". In base agli ultimi accordi fra Comune di Poggio a Caiano e la ditta che sta curando i lavori, la chiusura del cantiere è prevista per la fine di giugno. Questa settimana sarà installato l’impianto di illuminazione, seguiranno la posa della pavimentazione e il rifacimento dell’asfalto. "Come Comitato – conclude Maria Lombardo - vorremmo che il sindaco riconoscesse le responsabilità delle scelte fatte". Per l’opposizione è grave venire a sapere che in piazza non potranno esserci iniziative: "Oltre all’ennesimo annuncio di rinvio del termine dei lavori – scrive Francesco Puggelli, capogruppo di "Poggio Insieme" - si è aggiunta un’affermazione non trascurabile del sindaco ovvero che la piazza non potrà più ospitare eventi. Lo diciamo da mesi che la variante Palandri avrebbe distrutto il senso della riqualificazione della piazza. Noi, al contrario, volevamo una piazza aperta ai cittadini. La variante ha, invece, stravolto questa funzione di spazio civico per puntare sulla funzione di rotonda. Purtroppo, la variante, non autorizzata dalla Soprintendenza e oggetto di diffide e proteste, ha compromesso in modo radicale questa visione".

M. Serena Quercioli