
Ilaria Bugetti, ex sindaca, si è dimessa il 20 giugno dopo una lunga trattativa e confronto anche con gli esponenti di vertice del Pd
L’ex sindaca di Prato Ilaria Bugetti dovrà tutelarsi autonomamente nel procedimento che la vede indagata per corruzione nell’inchiesta della Dda di Firenze.
Il Comune di Prato in uno degli ultimi atti prima della decadenza di sindaca, giunta e consiglio comunale, ha negato il patrocinio legale che era stato chiesto da Ilaria Bugetti. Lo ha stabilito, come riportato ieri da Il Tirreno, l’Ufficio avvocatura del Comune il 9 luglio, alla vigilia dell’arrivo del commissario prefettizio.
"Pensiamo che la decisione dell’avvocatura del Comune di Prato, che ha respinto la richiesta da parte dell’ex sindaco Bugetti e dell’ex vicesindaco Faggi di poter avere il patrocinio legale riguardo al procedimento che li ha coinvolti, sia assolutamente condivisibile", dicono Elisa Montemagni e Claudiu Stanasel, rispettivamente commissario provinciale del Carroccio ed ex capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Prato.
La richiesta era giunta agli uffici legali del Comune prima da Simone Faggi (per lui si va verso l’archiviazione come si legge nell’articolo accanto) e poi da Ilaria Bugetti. I due sono stati indagati per reati diversi: la prima per corruzione, il secondo per false informazioni al pubblico ministero.
"Sarebbe stato il colmo - sottolineano Montemagni e Stanasel - se l’avvocatura avesse accolto la richiesta dei due ex amministratori. Siamo e rimaniamo garantisti, ma, almeno fino al termine del processo, le spese legali devono essere a carico di Bugetti e Faggi".