Sara Bessi
Cronaca

Prato, l’ex sindaca Bugetti e il contratto. E Matteini si dice “cambiato” dopo il caso giudiziario del 2024

Secondo le testimonianze raccolte dagli inquirenti Bugetti avrebbe avuto un ruolo per creare contatti alla società in cui era stata assunta part time da giugno 2016

Riccardo Matteini Bresci

Riccardo Matteini Bresci

Prato, 28 giugno 2025 – Il dispositivo del gip Alessandro Moneti ha segnato una tappa importante nell’iter giudiziario dell’affaire Bugetti-Matteini Bresci, indagati per corruzione nell’inchiesta della Dda di Firenze: da una parte sono stati applicati gli arresti domiciliari all’imprenditore tessile per il quale era stato chiesto il carcere e dall’altra nessuna misura restrittiva è stata adottata per l’ex sindaca a seguito delle dimissioni. Ma nonostante tutto, “i gravi indizi di colpevolezza” a loro attribuiti dalla Procura sono stati riconosciuti dal giudice, mentre altre novità sia su Bugetti che su Matteini Bresci sono emerse non solo dalle intercettazioni ma anche dalla lunga sfilata di persone informate sui fatti, che sono state ascoltate dai sostituti procuratori Lorenzo Gestri, Lorenzo Boscagli e Antonino Nastasi.

A fare luce sull’assunzione e il lavoro svolto da Bugetti all’interno della Broker Techno, la società del settore assicurativo in cui ha quote anche l’imprenditore tessile della Vallata, sono le dichiarazioni rese da una persona chiamata dai pm, amico di Matteini Bresci di vecchia data. L’assunzione di Bugetti risale al giugno 2016; il contratto prevedeva un impegno di 4 ore su 5 giorni lavorativi. Poteva lavorare quando voleva. Il suo compito era “relazionarsi con i clienti”. Insomma secondo la ricostruzione della persona ascoltata e operativa nella società, la presenza di Bugetti, già sindaca di Cantagallo e figura politica conosciuta e stimata sul territorio, poteva “consentire una buona immagine” in un periodo non del tutto roseo per la società. Una scelta, quella di Bugetti, dettata e “dalla sua empatia” e dalla “capacità di relazionarsi con i clienti” oltre al suo “ruolo politico”. In realtà, all’atto pratico, il lavoro dell’ex sindaca avrebbe portato ben poco alla società se non “un contatto con Villa Fiorita”, ma “non un contratto” dove all’epoca l’amministratore era Gianni del Vecchio, appartenente anche lui al Pd.

Un lavoro part time in una società collegata a Matteini per il quale Bugetti, secondo la ricostruzione della Procura, non ha mai lavorato percependo, nell’arco di tempo fra il 2020 e il 2024, un redditto di 47.000 euro.

La decisione del gip per Bugetti e Matteini Bresci è arrivata dopo gli interrogatori di garanzia durante i quali i due indagati hanno tenuto un comportamento opposto. Bugetti ha presentato una memoria difensiva, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Invece, Matteini, sentito per primo, ha risposto alle domande anche perché la sua posizione era molto delicata e il rischio era quello di finire in carcere. Durante l’interrogatorio l’imprenditore avrebbe evidenziato di sentirsi “cambiato” dopo la precedente esperienza giudiziaria, quella del maggio 2024 in cui era rimasto coinvolto insieme al maresciallo dei carabinieri Sergio Turini. Gli arresti domiciliari sono stati ritenuti sufficienti dal gip anche per l’età di Matteini e perché consapevole che stavolta sarà controllato con maggiore attenzione.

Nel registro degli indagati è stato iscritto anche Alessio Bitozzi, consigliere del Progetto Acqua, sospettato di aver fatto da intermediario fra Bugetti e Matteini quando quest’ultimo era ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta per corruzione con il carabiniere Sergio Turini. E’ stato indagato anche l’ex vicesindaco Simone Faggi per false comunicazioni ai pm dopo essere stato sentito come persona informata sui fatti.