
Massimo Taiti, a destra nella foto, presente ieri alla conferenza stampa che si è tenuta allo studio notarile D’Ambrosi e Casale
In un giorno così importante per il destino dell’Ac Prato non è voluto mancare, sistemandosi al fianco di Paolo Toccafondi nello Studio Notarile Associato D’Ambrosi e Casale. D’altronde, Massimo Taiti per la società biancazzurra c’è sempre stato. Specialmente in un periodo delicato come quello tuttora in corso, durante il quale ha ricoperto un ruolo decisivo, scendendo concretamente in campo per cercare disperatamente di salvare i colori biancazzurri dalla mancata iscrizione alla Serie D e dalla conseguente ripartenza forzata dal punto più basso che il calcio conosca, ossia la Terza Categoria.
Prima i contatti con il gruppo dei ‘volenterosi’, poi quelli con Toccafondi: il vicepresidente della Figc Toscana si è speso in prima persona, mettendoci la faccia. "Mi sono presentato a questo appuntamento – ha sottolineato Taiti – in qualità di dirigente federale. D’altronde, ritengo che il mio ruolo mi imponga di seguire da vicino e di provare ad aiutare le società in difficoltà. E se la società in questione è il Prato, allora l’impegno deve essere maggiore".
Un impegno faticoso, visto il poco tempo a disposizione per intervenire, le scadenze imminenti e le altre difficoltà del caso, a cominciare dalla poca propensione della città a essere particolarmente ricettiva di fronte alle questioni di casa Prato. "Sono felice che il primo passo sia stato fatto, ma è solo il punto di partenza – ha continuato Taiti – Credo che esclusivamente Paolo Toccafondi potesse districare una matassa così ingarbugliata come quella che ci troviamo ad affrontare oggi. Adesso la palla passa alla città".
Durante questa concitata fase, Massimo Taiti ha provato anche a gettare lo sguardo più in là, avanzando per il futuro del Prato l’idea di un azionariato popolare. In questo senso, sabato scorso il dirigente federale ha organizzato l’evento "Tifosi e Club: percorsi di partecipazione e responsabilità condivisa", tenutosi nel Salone del Consiglio Comunale – dove erano presenti anche la deputata pratese di FdI Chiara La Porta e Lorenzo Tinagli (Pd), presidente del consiglio comunale – e che ha coinvolto l’associazione "Supporters in Campo".
"Ho provato a suggerire un’idea, se è giusta o sbagliata non lo so, ma intanto è una proposta. Se qualcuno ne ha di migliori, ben venga. Quel che più conta – ha ribadito Taiti – è salvare il Prato dal baratro. Finire in Terza Categoria sarebbe un disastro, perché la risalita si annuncerebbe lenta e faticosa. Quindi, costi quel che costi, bisogna far sì che la società riparta dalla Serie D".
Come fatto finora, il delegato provinciale del Coni è pronto a offrire il proprio supporto da qui fino ai prossimi, decisivi, giorni, in attesa di buone notizie dall’imprenditoria locale.
Francesco Bocchini