Prato, ragazza sfigurata all’uscita da lavoro: tre arresti. “Ex fidanzato il mandante”

La vicenda accadde di notte, lo scorso 21 febbraio

Prato, 24 aprile 2023 –  Era stata pestata a sangue nell'androne di casa alla Pietà. Era il 21 febbraio scorso. Martina Mucci, pratese di 29 anni, porta ancora i segni di quell'aggressione: i denti rotti, uno sfregio sul volto fatto con un rasoio (o un'arma appuntita), gli incubi ricorrenti tutte le notti.

Oggi la squadra mobile di Prato, diretta da Alessandro Gallo, ha eseguito tre misure cautelari in carcere disposte dal gip di Prato su richiesta della Procura. A finire in cella sono stati l'ex fidanzato della ragazza, uno degli aggressori materiali (l'altro è ancora in corso di identificazione), e l'intermediario che ha messo in contatto l'ex con i picchiatori. Sono tutti accusati di rapina (nell'aggressione fu portata via la borsa della ragazza), lesioni aggravate e sfregio permanente.

Le indagini sono state condotte in tempi rapidi dalla squadra mobile, coordinata dal pm Valentina Cosci. Secondo quanto accertato, l'ex fidanzato avrebbe ingaggiato - tramite l'intermediario - i due giovani, ventenni residenti a Scandicci, per picchiare Martina. Il movente sarebbe legato a una gelosia che l'uomo provava nei confronti della ex. Le indagini si sono avvalse delle intercettazioni telefoniche e ambientali durante le quali sarebbero emersi almeno altri due casi simili. I giovani, che gravitano attorno agli ambienti dei buttafuori e delle palestre di pugilato fra Prato, Firenze e Scandicci, avrebbero picchiato altre due ragazze in cambio di soldi (poche centinaia di euro). Una è stata rintracciata dopo che si è presentata all'ospedale di Torregalli, l'altra non è ancora stata identificata in quanto non ha sporto denuncia.

"Un ambiente di picchiatori - ha detto il procuratore Giuseppe Nicolosi - Aggredivano soggetti, donne in special modo, dietro compenso. E in diversi casi minacciavano le vittime di non denunciare, per questo abbiamo incontrato un muro di omertà".

I tre arrestati sono stati trattenuti in Questura in attesa di essere trasferiti alla Dogaia o a Sollicciano. Le indagini andranno avanti.

Laura Natoli