MARTINA MAROTTA
Cronaca

L’onda arcobaleno. Carri, colori, musica invadono la città: "Qui tessiamo futuri"

Il corteo ha percorso ieri le strade del centro: slogan e bandiere . Presenti anche molti rappresentanti delle istituzioni, tra cui Giani.

Il Pride Toscana è arrivato ieri a Prato. "Abbattiamo muri, tessiamo futuri" lo slogan. Dopo alcuni giorni di eventi al Giardino Buonamici e al Centro per l’Arte Contemporanea Pecci, la ‘Marea Arcobaleno’ ha attraversato le vie del centro storico. Il percorso della parata prevedeva il passaggio in alcune delle più importanti piazze della città: Piazza del Mercato Nuovo, Piazza Ciardi, Piazza del Duomo, Piazza Mercatale, Via Matteotti, Piazza San Marco per finire in Piazza Santa Maria delle Carceri. "La marea arcobaleno che ha invaso la città – spiega il comitato promotore della manifestazione – è la risposta migliore che la comunità queer toscana potesse dare a chi semina odio e ostacola il cammino dei diritti. I Pride sono giornate dell’orgoglio e della visibilità, ma anche di rivendicazione e di protesta per affermare il diritto al dissenso. Dedichiamo questo Pride al popolo palestinese e a tutti i popoli oppressi, violati nel loro diritto all’identità e all’autodeterminazione. Ringraziamo le migliaia di persone che ogni giorno, e non solo in occasioni come questa, ci dimostrano il loro sostegno, la loro preziosa alleanza".

In testa al corteo (10mila persone secondo la Questura) alcuni rappresentanti dei Comuni toscani con le fasce tricolore ma anche il Governatore della Regione Toscana Eugenio Giani: "Sono qui, insieme alla comunità arcobaleno, per ribadire l’impegno della Toscana per l’affermazione dei diritti e il rispetto di tutte e di tutti", ha detto. Presente anche l’assessora regionale alle pari opportunità, Alessandra Nardini. Il primo carro a sfilare è stato quello del Toscana Pride con casse per la diffusione della musica, dj e la madrina Lalique Chouette che incitava i partecipanti a sfilare ballando al ritmo di brani di Lady Gaga, Rihanna e Madonna. Sul carro gli slogan "omosessuale ci nasci, omofobo scegli di esserlo" ed ancora "un paese è più civile più sono i diritti per i suoi / le sue cittadini/e". A seguire il carro delle Famiglie Arcobaleno Associazione Genitori Omosessuali. Per loro un trenino turistico pieno di bambini e genitori. "Per noi famiglie arcobaleno è un Pride significativo perché in questo clima ostile, quest’anno siamo riusciti ad ottenere, grazie ad una sentenza della corte costituzionale, più diritti per i nostri figli. Le nostre battaglie continuano perché i diritti non sono ancora egualitari. Siamo qui per combattere non solo per nostri figli ma per tutti i figli" afferma Lucia, dell’Associazione Famiglie Arcobaleno. A seguire Polis aperta associazione LGBTQ+ forze di polizia e forze armate con lo slogan "Diversamente uniformi". "La nostra associazione nasce nel 2005 ed è composta da persone LGBT in divisa: carabinieri, polizia, guardia di finanza, polizia locale, forestale, vigili ma anche da civili", afferma la presidente nazionale Daisy Melli. "Siamo qui per chiedere parità di diritti, perché la lotta non deve finire. I diritti non devono essere dati per scontati e non dobbiamo mai vergognarci di essere noi stessi". Ed ancora tanti altri carri tra cui Mama mia, Nosotras Onlus, Arcigay Firenze, Siena e Livorno, oltre che Agedo Livorno e Chimera arcobaleno. Presenti anche associazioni come Altri Passi – trekking tra gli amici LGBTQI+, AURA unione degli atei e degli agnostici razionalisti, l’Ordine degli Assistenti Sociali Regione Toscana, Ordine Psicologi della Regione Toscana, la sezione regionale dell’Associazione Nazionale Educatori Professionali, il collettivo di fabbrica GKN ed il Collettivo asessuale. Tantissimi i giovani che hanno sfilato per le strade a seguito dei carri. "Sono qui perché voglio un giorno avere dei figli con la mia compagna e spero che abbiamo gli stessi diritti di chiunque – racconta la giovane Giulia Benassi pensando al futuro con gli occhi colmi di lacrime - Non vogliamo e dobbiamo essere considerate persone di serie B".

Martina Marotta