Maristella Carbonin
Cronaca

Sicurezza, le richieste del procuratore Tescaroli al Cosp. E Spiezia: “Prato caso internazionale”

Il sindacato di polizia Siap: “L’auspicio è che questa occasione segni prioritariamente l’avvio di un rafforzamento strutturale delle forze dell’ordine”

Alcuni dei partecipanti al comitato (foto Attalmi)

Alcuni dei partecipanti al comitato (foto Attalmi)

Prato, 15 agosto 2025 – ''Ritengo che la presenza del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e dei componenti del Cosp sia stato un evento molto positivo. E' il riconoscimento dell'emergenza criminale che caratterizza Prato e l'affermazione dello Stato, un dato significativo e di impegno. Un impegno che si coniuga con analoga sensibilità istituzionale dimostrata dal presidente della Regione Eugenio Giani''. Il procuratore capo di Prato, Luca Tescaroli, commenta così la riunione del Comitato dove lui stesso ha esposto la situazione pratese e le esigenze per un efficace contrasto alla criminalità, a partire da quella organizzata. Tra le richieste esplicitate dal procuratore al ministro, per le quali ha riscontrato ''massima disponibilità'' il rafforzamento degli organici delle forze di polizia, il potenziamento degli organici della magistratura e del personale amministrativo. Tra le richieste formulate quelle su cui Tescaroli ha più volte insistito per un lavoro il più possibile efficace e tempestivo nel contrasto alla criminalità: l'assunzione di interpreti, personale che conosca anche i dialetti cinesi delle provenienze regionali più presenti fra gli immigrati, ad esempio.

''Ma anche l'estensione della normativa sui collaboratori di giustizia ai lavoratori immigrati che rivelino situazioni di sfruttamento'', dice il procuratore. Creare, insomma, strumenti normativi a tutela degli stranieri che denunciano, e aiutano le indagini. Tra le richieste anche il potenziamento della rete di videosorveglianza cittadina con il potenziamento del server fondamentale per la raccolta dati delle telecamere.

Presente all'incontro con Piantedosi anche il procuratore capo della Dda di Firenze Filippo Spiezia: ''Prato è un caso internazionale, questo è il dato che ho evidenziato nel mio intervento'', le sue parole dopo la riunione del Comitato nazionale. La mafia cinese è stata sottovalutata? «Forse sì, ma forse operava con modalità molto più coperte - ha detto alla Tgr Rai Toscana - Ora interagisce con criminali nostrani e questo la porta a scoprirsi e questo ha agevolato la nostra azione investigativa».

«Come Dda - ha anche detto rispetto al Comitato - abbiamo messo in evidenza la situazione di particolare allarme derivante dall'operatività di organizzazioni criminali anche di stampo mafioso secondo la ricostruzione che ne abbiamo fatto», «abbiamo ottenuto il pieno supporto anche del ministro dell'Interno sugli organici in un territorio che vede una grande operatività».

Nel pomeriggio è arrivato anche un commento di uno dei sindacati di polizia. ''Ci auguriamo che la presenza del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia si traduca in interventi concreti, con la predisposizione e l’organizzazione di Forze di Polizia adeguate alle caratteristiche della città quindi con risposte mirate in grado di affrontare le sfide specifiche di questa realtà sociale ed economica' – le parole di Giuseppe Crupi, segretario regionale Siap Toscana – L’auspicio è che questa occasione segni prioritariamente l’avvio di un rafforzamento strutturale delle forze dell’ordine in campo, con particolare riguardo verso alcune specifiche articolazioni operative della Questura, direttamente esposte nella quotidiana lotta alla criminalità''.