Prato, 15 agosto 2025 – 'La scelta di Prato per il Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica è un segnale di attenzione importante per la città. Noi vediamo la necessità di vedere in Prato un intervento forte delle forze dell'ordine, nell'aumento dei loro organici e conseguentemente un raccordo fra le varie istanze istituzionali''. Questo il commento del governatore Eugenio Giani all'uscita dall'incontro in prefettura con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.
Presente per il Comune di Prato il commissario prefettizio Claudio Sammartino. ''Voler presiedere il comitato nazionale a Prato è stato un gesto di grande attenzione. Al ministro ho portato i saluti di tutti i pratesi e le pratesi'', ha detto.

All'incontro ha partecipato anche il presidente della Provincia e sindaco del Comune di Montemurlo, Simone Calamai: ''Ho colto l'occasione per chiedere da parte dello Stato un'attenzione particolare su quelle che sono le necessità d'organico delle forze dell'ordine, del tribunale, della procura, del penitenziario. Questa richieste hanno riscontrato l'attenzione del ministro. Ma abbiamo voluto ricordare anche che la complessità del territorio accompagna una realtà positiva, sana e dinamica di una città che è primo distretto manifatturiero tessile a livello europeo''. Uno degli impegni presi dal ministro, riferisce Calamai, è proprio su Montemurlo: trasformare l'attuale tenenza dell'Arma in compagnia. Sarebbe la seconda compagnia sul territorio provinciale. La trasformazione potenzierebbe la capacità investigativa delle forze dell'ordine e quella di maggiore controllo del territorio grazie alla presenza di più personale.
Presenti ieri in prefettura le rappresentanti parlamentari di centrodestra Chiara La Porta (FdI) ed Erica Mazzetti (Forza Italia). Mentre la Lega era rappresentata dalla deputata Elisa Montemagni, che per Prato è coordinatrice provinciale. Il deputato del Pd Marco Furfaro, come aveva già annunciato (definendo quella del ministro 'una passerella') non ha partecipato.
'Mi dispiace che qualcuno non abbia capito la portata di questo evento importante che denota quanta attenzione ci sia su Prato da parte del governo centrale – le parole di Chiara La Porta – Il Ministro ha previsto un aumento dell’organico specializzato, la valutazione del passaggio da tenenza a compagnia dei Carabinieri di Montemurlo, si è parlato inoltre dell’importanza della creazione di un cpr in Toscana e di quanto sia fondamentale affrontare con determinazione la questione della mafia cinese. Il motivo più grande per cui il comitato si è svolto a Prato - sottolinea la deputata di FdI - è proprio perché c'è una piena consapevolezza da parte del governo nazionale sulla mafia cinese che opera a Prato ma che allo stesso tempo corrompe e determina problemi internazionali'.
Prato per la prima volta è centro e non periferia, la sintesi delle parole di Erica Mazzetti. "Non è casuale l'attenzione del governo al dossier Prato – aggiunge -: siamo lo specchio del deterioramento della sicurezza, dovuto anche alla particolarità del nostro tessuto e alla penetrazione di nuove mafie e criminalità – oltre a quella cinese sta emergendo fortemente quella pachistana e magrebina – che portano con sé un'efferatezza maggiore, aggravato dal conclamato e grave lassismo locale, come dimostrato dalla giunta del commissariamento, quando le parole d'ordine erano 'non è nostro problema'. Oggi è si è voltato pagina". Per Mazzetti ''vanno prese molto seriamente le parole del Procuratore Filippo Spezia sui contatti tra le mafie e le istituzioni locali, rapporti questi su cui il PD non ha mai avuto il coraggio di fare chiarezza".
La deputata della Lega Elisa Montemagni ha definito ''importante fare questo comitato a Prato dove la criminalità c'è in tutte le sfaccettature''. ''Il fatto che il governo sia qui e abbia parlato di Prato con grande interesse è fondamentale – ha aggiunto – Il governo ha tastato con mano i problemi sul territorio: è fondamentale per trovare le soluzioni adeguate. Di certo non sono passerelle...'
Presente anche il sottosegretario agli Esteri, il pratese Giorgio Silli, che ha rimarcato la portata della scelta di Piantedosi: portare il Cosp nazionale in città racconta l'intenzione concreta di dedicare attenzione a questa realtà. 'Non solo il ministro Piantedosi, il capo di Stato maggiore della difesa, il capo della polizia, il comandante generale della finanza, dei carabinieri, delle capitanerie di porto ma anche tutti e 3 i sottosegretari all’interno sono arrivati a Prato. Si è trattato di un evento di portata storica per la prima volta nella storia di Prato. Esso stesso sarebbe già di per sé un risultato. E a questo seguiranno rinforzi per le forze dell’ordine e molto altro'', le parole di Silli.