
Il ministro Piantedosi in prefettura a Prato (foto Attalmi)
Prato, 15 agosto 2025 – 'Quello che è avvenuto oggi a Prato rappresenta un precedente grave. Il ministro Piantedosi ha trasformato una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica in una vera e propria passerella elettorale per la destra''. Queste le parole del segretario regionale del Pd Emiliano Fossi.
Una dichiarazione con cui intende forse motivare l'assenza di politici dem (salvo i rappresentanti istituzionali Giani e Calamai) oggi a Prato. Nei giorni scorsi, intervistato proprio da La Nazione, il deputato pratese del Pd Marco Furfaro disse che non avrebbe partecipato all'incontro pratese perché si trattava solo di una 'passerella'. Parola che ritorna ora anche con Fossi.
''Che ci facevano i parlamentari di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia in Prefettura? E perché non è stato invitato nessun rappresentante dell'opposizione? Questa destra non rispetta nemmeno le forme della minima correttezza istituzionale. È inaccettabile vedere le istituzioni dello Stato utilizzate come scenografia per selfie e foto di gruppo a uso elettorale. Il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica è un organo tecnico, non un palcoscenico per la propaganda di partito''. Fossi parla di un ''utilizzo spregiudicato dell'apparato statale per fini di propaganda politica in vista delle elezioni regionali indegno di una democrazia matura. La presenza esclusiva di parlamentari della maggioranza trasforma un atto istituzionale in un comizio mascherato. Prato e la Toscana - continua Fossi - meritano rispetto, non queste messinscene che sviliscono il ruolo delle istituzioni. Chiediamo al governo di fare chiarezza su questa deriva che confonde il ruolo dello Stato con gli interessi di parte''.
Dure anche le parole del segretario pratese dem Marco Biagioni: “Mi chiedo se oggi Prato abbia ospitato il Comitato Nazionale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica o un'iniziativa elettorale della destra. A vedere le foto e le presenze mi pare più la seconda opzione. È ormai evidente che la visita del ministro Piantedosi era stata organizzata con esclusivi intenti politici. Una passerella elettorale pagata dai cittadini italiani ad uso e consumo dei partiti di governo. Non si spiega altrimenti la presenza massiccia di parlamentari della maggioranza e l'esclusione totale dell'opposizione. Ma ad essere esclusi sono stati anche tutte le sindache e i sindaci del territorio che molto avrebbero potuto dire al ministro”.
"Stupisce e imbarazza – prosegue Biagioni – che interi pezzi dello Stato siano stati piegati a questo evento di parte. Le istituzioni non possono essere trasformate in strumenti di propaganda elettorale, soprattutto quando i costi ricadono sui contribuenti. Ancora più amaro è il bilancio di questa iniziativa: zero fatti, solo impegni, promesse e tanta retorica elettorale a cominciare dal tema immigrazione. Davvero non ne avevamo bisogno. Su quanto accaduto oggi chiederemo al gruppo Pd di presentare un'interrogazione parlamentare. Vogliamo fare chiarezza sui costi sostenuti per questo evento, in termini di personale impiegato, risorse utilizzate e spese a carico dello Stato. I cittadini hanno il diritto di sapere se le loro tasse sono state utilizzate per finanziare un comizio mascherato da riunione istituzionale”.
M.C.