
L’ex sindaca ieri di fronte al giudice per l’interrogatorio preventivo ha rilasciato dichiarazioni spontanee. L’imprenditore ha risposto. Domani Ciolini in procura come persona informata sui fatti.
Aveva detto di voler "ribattere punto su punto", ma ieri mattina, di fronte al gip, Ilaria Bugetti ha preferito affidarsi a "dichiarazioni spontanee" e a una memoria difensiva redatta insieme ai suoi legali, Pier Nicola Badiani e Salvatore Tesoriero. L’interrogatorio preventivo, per affrontare il quale è stata chiesta una proroga di qualche giorno (inizialmente si doveva tenere giovedì), si è risolto per Bugetti in un’ora o poco più. L’ex sindaca non si è fatta interrogare dal gip Alessandro Moneti chiamato a decidere sulla richiesta di custodia cautelare (i domiciliari) avanzata dai pubblici ministeri della Dda di Firenze (Gestri, Boscagli, Nastasi). La decisione è stata presa, con tutta probabilità, in accordo con i legali dopo il ribaltone di venerdì scorso quando Bugetti ha rassegnato le dimissioni da prima cittadina al termine di una lunga settimana in cui aveva tentato di resistere all’onda d’urto provocata dall’avviso di garanzia per corruzione che le è stato recapitato venerdì 13 giugno. La sindaca dimissionaria non ha commentato la scelta processuale intrapresa limitandosi a rilasciare qualche dichiarazione tramite una nota: "Rendendo dichiarazioni nel corso della udienza e producendo documentazione a supporto, ho ritenuto di confrontarmi puntualmente con tutti gli addebiti che mi vengono mossi dall’accusa".
Riccardo Matteini Bresci (difeso da Pier Matteo Lucibello), il presunto corruttore della sindaca, ha invece imboccato una linea difensiva diametralmente opposta sapendo, forse, di non aver nulla da perdere. Anzi. In un paio di ore ha risposto alle domande del gip in presenza dei pm. Per lui la richiesta di misura cautelare era ben più pesante: il carcere in virtù di quella condanna definitiva, sempre per corruzione, patteggiata nell’autunno scorso insieme all’ex carabiniere Sergio Turini. Matteini Bresci rischia parecchio (il carcere), motivo per cui ha tenuto un atteggiamento ’collaborativo’, sperando in una misura cautelare meno afflittiva. Sarà interessante capire che cosa abbia detto (non ha rilasciato dichiarazioni all’uscita dall’aula) e se abbia tirato in ballo qualcun altro nell’ottica di collaborare e ottenere un trattamento meno "duro" alla fine della vicenda giudiziaria. Il gip deciderà fra qualche giorno.
Le indagini non sono affatto chiuse e i pm stanno continuando a sentire testimoni. Domani è stato convocato Nicola Ciolini, vicepresidente di Alia Multiutility, come persona informata sui fatti. Ciolini è comparso nelle carte dell’inchiesta di striscio e potrebbe riferire sulla questione del passaggio delle quote di Gida del Comune di Prato e di Confindustria Toscana Nord proprio ad Alia. Si tratta di una delle questioni più controverse contestate a Bugetti e a Matteini Bresci: per la procura l’imprenditore avrebbe fatto pressioni su Bugetti, quando era assessore regionale, perché si facesse "garante" della buona riuscita dell’operazione. Cosa che "puntualmente", scrivono i pm, si verificherà nell’ottica della "messa a disposizione" della sua funzione pubblica. L’interesse di Matteini alla questione è strettamente personale, per gli inquirenti, in quanto l’imprenditore rischiava di vedersi interrompere l’attività degli stabilimenti privi del collegamento con la fognatura industriale e Arpat aveva richiesto l’installazione di un costoso depuratore ai piedi della sua fabbrica a Cantagallo. La sfilata delle persone informate sui fatti in procura andrà avanti nei prossimi giorni, finora ne sarebbero state sentite quasi 30.
La lista degli indagati, intanto, si è allungata con l’avviso di garanzia ad Alessio Bitozzi, consigliere delegato della società Progetto Acqua, accusato di di aver fatto da intermediario fra Bugetti e Matteini per la concessione dell’area ex Memorino. Oltre a lui, è finito nei guai l’ex vicesindaco Simone Faggi accusato di false comunicazioni ai pm in riferimento alla sua testimonianza della scorsa settimana. E l’elenco potrebbe non finire qui.
Laura Natoli