REDAZIONE PRATO

La grande Festa del Crocifisso . Una devozione secolare. A Grignano la storia è comunità

Culto documentato dal 1480. Fino a domenica le celebrazioni: si ripetono ogni 5 anni dal 1865. Domani messa con Nerbini e indulgenza plenaria. Finale con la processione e i fuochi d’artificio .

Tanti. fedeli. chiedono al parroco don. Santini di «scoprire» il Crocifisso. e pregare

Tanti. fedeli. chiedono al parroco don. Santini di «scoprire» il Crocifisso. e pregare

La fede, la tradizione, l’identità. A Grignano entra nel vivo la festa del Santissimo Crocifisso, che ogni cinque anni rinsalda la comunità e ricorda la sua storia. Da oltre cinque secoli, nella piccola e antica chiesa del paese, si trova un Crocifisso ligneo realizzato da un ignoto scultore, verso il quale la popolazione ha sempre mostrato profonda venerazione: l’ultimo dei tantissimi ex voto che circondano l’immagine sacra è arrivato appena un mese fa. Nei secoli il Crocifisso ha concesso tante grazie ai grignanesi, che ancora oggi chiedono al parroco don Alessio Santini di "scoprirlo" per sostare in preghiera nei momenti in cui c’è bisogno di affidarsi alla sua protezione. Nel 1895, anno in cui un forte terremoto colpì la zona di Firenze, ma risparmiò Grignano, si stabilì che ogni cinque anni la parrocchia avrebbe organizzato delle celebrazioni speciali in onore del Crocifisso e così, nei 130 anni successivi la tradizione è sempre stata rispettata, anche durante il covid (la messa solenne nel 2020 fu trasmessa in diretta televisiva su Tv Prato).

Per essere pronta a questo appuntamento, sempre molto atteso, nei mesi scorsi l’immagine sacra è stata oggetto di un importante e approfondito restauro, che l’ha riportata all’antico splendore. Da quando esiste la nuova chiesa, costruita quando la frazione aumentò considerevolmente il numero dei propri abitanti, nei giorni della festa il Crocifisso viene traslato dalla piccola vecchia chiesa a quella grande. Particolarmente ricco il programma di questa edizione, che il parroco don Alessio Santini ha organizzato per sottolineare il significato del Crocifisso e il suo essere segno di speranza in questo anno Giubilare. Per questo motivo domani, quando il vescovo Giovanni Nerbini presiederà la messa serale delle 21.15, la chiesa di San Pietro a Grignano per una sera sarà giubilare, dando così la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria. Sempre domani sera è in programma una veglia notturna con possibilità di sostare davanti al Crocifisso fino alle 7.30 di venerdì mattina.

"Questa festa ha certamente un carattere devozionale, ma a noi interessa andare oltre: ci piacerebbe che il Crocifisso ci aiutasse a rinvigorire la nostra fede, per questo abbiamo chiamato a Grignano ospiti di rilievo, capaci di illuminare le persone", spiega il parroco Santini. Il primo è stato padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, che ha aperto la festa venerdì scorso, lunedì è stata la volta di don Cristiano D’Angelo, vicario generale della diocesi di Pistoia e parroco di Bonistallo, che ha celebrato la messa con il crocifisso all’interno della carrozzeria Europa, e ieri di don Carlo Stancari, parroco delle Carceri, canonico capitolare e uomo di vasta cultura. Questa sera alle 21.15 ci sarà invece l’incontro dal titolo "Tra arte e spiritualità: la devozione al Crocifisso miracoloso di Grignano", con la direttrice dei Musei diocesani Veronica Bartoletti e don Marco Pratesi, parroco della cattedrale, esperto di storia e arte. Domani, prima della messa celebrata dal vescovo alle 21.15, alle 20.45 partiranno processioni penitenziali da tre luoghi diversi: il chiesino via Roma, la sede Misericordia e la scuola San Giovanni Bosco.

Venerdì è in programma l’incontro "Come credere in un Dio sconfitto?" con Enzo Bianchi, fondatore nel 1965 della comunità di Bose, in provincia di Biella, formata da monaci di entrambi i sessi e provenienti da Chiese cristiane diverse, che da sempre promuove un intenso dialogo ecumenico fra le differenti Chiese e denominazioni cristiane. Sabato, sempre alle 21.15, ci sarà la musica con il concerto del Coro della diocesi di Roma diretto da monsignor Marco Frisina. Infine, domenica chiusura della festa con la messa presieduta dallo stesso Frisina e animata dal coro da lui diretto alle 10.30; alle 17.30 ci sarà la messa celebrata da Franco Agostinelli, vescovo emerito di Prato e alle 18.15 solenne processione con il Crocifisso per le vie della frazione. La cena e uno spettacolo pirotecnico concluderanno la grande festa. Tutte le sere fedeli e non possono ritrovarsi a cena, dalle 20, agli stand gastronomici della parrocchia.