
I primi effetti del commissariamento in seguito alle dimissioni della sindaca di Prato si vedono subito. Ieri il Comune...
I primi effetti del commissariamento in seguito alle dimissioni della sindaca di Prato si vedono subito. Ieri il Comune era assente, come annunciato, all’assemblea dei soci di Alia Multiutility. Una assenza pesante visto che Prato è il secondo Comune per numero di azioni della compagine societaria dietro Firenze.
Un’assenza difficile da minimizzare anche se qualcuno ieri ha cercato di farlo durante la presentazione del nuovo nome della Multiutility.
Non ha minimizzato invece l’opposizione in consiglio comunale a Firenze: "L’indagine che ha portato alle dimissioni della sindaca di Prato ci interessa direttamente anche perché la Procura ha messo sotto la lente di ingrandimento il passaggio delle quote di Gida a favore della multiutility. Il Comune di Prato è un pilastro nella costruzione della multiutility, essendo commissariato si rischiano delle ripercussioni su tutta la struttura della multiutility. Ho chiesto alla giunta fiorentina se si fossero interessati o se avessero intenzione di condurre approfondimenti. Mi sarei aspettato una risposta diversa da parte della Giunta Funaro e dei colleghi consiglieri di maggioranza; c’è stata una risposta indice di un forte nervosismo. Il Comune di Prato è fermo per almeno un anno e non può prendere decisioni strategiche, scelte che impattano sulle bollette. Ciò ha profonde ripercussioni non solo su Firenze ma su tutti i comuni soci; auspico che la sindaca di Firenze prenda in mano la situazione, perché l’operazione multiutility rischia ora di essere azzoppata" ha detto il consigliere comunale Paolo Bambagioni, presidente della Commissione controllo del Comune di Firenze.