Choc a Montemurlo per la morte di Valdo Salvi: fatale lo schianto con la moto che amava

Non c’è stato nulla da fare per l'ex imprenditore tessile e per il suo amico di Quarrata, Fernando Mearini

Valdo Salvi

Valdo Salvi

Montemurlo (Prato), 12 aprile 2018 - Stavano percorrendo l’autostrada A14 in sella alle loro moto quando, a causa di un tamponamento tra mezzi pesanti, sarebbero stati centrati da un camion. Hanno perso così la vita due motociclisti. Si tratta di Valdo Salvi, 72 anni, artigiano in pensione di Montemurlo, e Fernando Mearini, 66 anni, ex titolare di una storica pasticceria a Quarrata. Ex artigiano tessile, Valdo Salvi era molto conosciuto a Montemurlo. La sua grande passione erano le motociclette e proprio in sella a una moto aveva deciso di fare una vacanza insieme agli amici di una vita. Oltre a essere stato titolare di un’azienda artigiana a Montemurlo, Salvi aveva anche la passione per le bocce. Per questo frequentava il bocciodromo di via Deledda a Montemurlo.

I due stavano tornando da una vacanza in moto, la loro passione. Erano amici di vecchia date ed avevano deciso di fare di nuovo un viaggio sulle due ruote, che però si è rivelato fatale. Il tragico incidente si è verificato ieri mattina nel territorio di Campofilone, provincia di Fermo, nelle Marche, nel tratto tra Grottammare e Pedaso, mentre i mezzi procedevano in direzione nord. Erano da poco passate le 11,30 quando, secondo una prima ricostruzione della polizia autostradale, un camion ha tamponato il mezzo pesante che lo precedeva e questo a sua volta ha travolto le moto che erano davanti.

I soccorsi dell’incidente nel territorio di Campofilone, provincia  di Fermo, nelle Marche, nel tratto tra Grottammare e Pedaso
I soccorsi dell’incidente nel territorio di Campofilone, provincia di Fermo, nelle Marche, nel tratto tra Grottammare e Pedaso

Tre i mezzi a due ruote investiti e due le vite spezzate. Il terzo motociclista ha riportato solo qualche graffio. Grave anche il conducente del camion che ha tamponato il tir che lo precedeva: per lui è stato necessario l’intervento dell’eliambulanza che, dopo essere atterrata in A14, lo ha trasportato all’ospedale regionale «Torrette» di Ancona. Qui gli è stata riscontrata la frattura multipla del bacino. L’uomo è stato sottoposto ad intervento chirurgico.

Sul posto oltre alla polizia autostradale di Porto San Giorgio, sono intervenuti i vigili del fuoco di San Benedetto, i sanitari del 118,  diverse ambulanze e gli operatori della Direzione 7° Tronco di Pescara. Quando i soccorritori sono giunti sulla scena dell’incidente, per i due centauri toscani non c’era purtroppo più nulla da fare: erano già morti sul colpo. La corsia nord è stata chiusa e a seguito dell’incidente si è creata una coda di oltre due chilometri.

All’origine della tragedia, secondo una prima ricostruzione, ci sarebbe l’improvviso rallentamento di una vettura che precedeva le moto e i camion. Contrastanti le versioni fornite agli agenti dal motociclista sopravvissuto e dal camionista ricoverato ad Ancona. Il primo ha confermato la versione ufficiale, il secondo invece avrebbe dichiarato di aver visto i centauri urtarsi prima del tamponamento. Sulla scorta degli elementi raccolti, la polizia autostradale sta lavorando per chiarire con esattezza la sequenza dei sinistri. Il quesito a cui bisognerà rispondere è questo: c’è stato prima il tamponamento tra i due mezzi pesanti, con il conseguente doppio tragico epilogo o si è trattato di due incidenti distinti?.

Fabio Castori