SILVIA BINI
Cronaca

Il messaggio del vescovo: "Adesso è fondamentale una partecipazione corale"

"Non tiriamoci indietro, sentiamo il fascino di una sfida che è difficile ma ci aiuta a scoprire le tante risorse di cui la città ha fatto tesoro" .

Le celebrazioni a fine 2024 per l’apertura dell’anno giubilare: il vescovo Nerbini durante la messa in Duomo

Le celebrazioni a fine 2024 per l’apertura dell’anno giubilare: il vescovo Nerbini durante la messa in Duomo

Questo il messaggio che il vescovo Giovanni Nerbini ha inviato ai cittadini

Alla città di Prato,

le dimissioni della sindaca Ilaria Bugetti hanno aperto una crisi istituzionale che si preannuncia complessa e non di facile soluzione. Non entro nel merito delle dimissioni dal momento che sarà la magistratura a dover chiarire eventuali fatti e responsabilità. C’è da auspicare che questo avvenga in tempi ragionevolmente brevi così da sgombrare il campo da insinuazioni e sospetti che non giovano mai né alle persone né alle istituzioni.

Resta il fatto importante, decisivo, che la nostra città sta vivendo una situazione economica non facile. Se nell’insieme l’economia pratese mostra, rispetto ad una congiuntura nazionale ed europea caratterizzata da segnali di rallentamento, una crescita contenuta ma positiva, oscillante tra lo 0,2% e lo 0,4%, è il settore tessile che non riesce ad uscire da una fase critica persistente. La produzione industriale nel comparto ha registrato un calo superiore al 5% , con punte negative nei settori della maglieria e dell’abbigliamento.

In questo scenario mi sembra assolutamente fondamentale una partecipazione corale attenta e responsabile di istituzioni e singoli che possa contribuire alla positiva soluzione dei problemi.

In particolare:

Ai partiti e raggruppamenti elettorali è chiesto di non indugiare ad oltranza in un clima di conflittualità conclamata. Non si tratta di nascondere niente, né di fare sconti su responsabilità ed omissioni. Piuttosto di mettere mano a tutte quelle iniziative ritenute necessarie e possibili alla soluzione dei problemi economici sopra accennati. Ci sono in cantiere progetti che hanno ottenuto credito e finanziamenti a livello europeo attraverso il Pnnr. Non possiamo assolutamente permetterci il lusso di mancare questi appuntamenti. Sarà necessario fornire al Commissario prefettizio tutto il sostegno e la collaborazione necessarie per non perdere tali opportunità. All’associazionismo, ai corpi intermedi e alla classe dirigente diffusa è chiesto di attivarsi nella cura e nella valorizzazione dei luoghi della partecipazione: devono tornare ad essere spazi vivi, capaci di raccogliere il bisogno di ascolto, riflessione e proposta che la comunità oggi esprime. È in questi luoghi che si rigenera il tessuto sociale, si costruisce fiducia e si animano percorsi di corresponsabilità. In un momento come questo, il loro ruolo è insostituibile per ricucire legami e rendere possibile una partecipazione autentica e generativa. Ogni cittadino è investito della responsabilità di questa difficile transizione. Nessuno è legittimato dalla sfiducia o da pregresse esperienze negative di restare alla finestra a guardare semplicemente quello che sta accadendo. C’è piuttosto una vigilanza da esercitare perché ciascuno a livello istituzionale faccia ciò che gli è consentito. Ogni progetto che nasce e cresce ha bisogno, dopo essere stato vagliato attentamente, dell’apporto di più competenze e collaborazioni. Siamo tutti chiamati a fare la nostra parte ed a contribuire secondo le nostre competenze e possibilità. È un dovere morale che abbiamo, ci piaccia o no, di fronte alla città. Ci sono famiglie che non arrivano in fondo al mese con le sole proprie risorse; anziani soli bisognosi di assistenza e solidarietà; giovani in cerca di una propria collocazione, non solo lavorativa ma anche sociale che aspettano di trovare un clima favorevole che li faccia sentire accolti e valorizzati. Ci sono infine uomini e donne spinti dalle circostanze al margine della vita, veri scarti sociali che hanno bisogno di aiuto e di incoraggiamento. Tutto questo sarà possibile costruire con il contributo positivo di tutti. Ci sono già tantissimi volontari e volontarie che compiono ogni giorno un lavoro straordinario, miracoli a volte con risorse esigue.

Non tiriamoci indietro sentiamo il fascino di una sfida che mentre si mostra difficile, dall’altra parte ci aiuta a scoprire le tante risorse di intelligenza, coraggio, fantasia, solidarietà, accoglienza che i pratesi hanno dimostrato nel corso degli ultimi decenni. Buon lavoro.