MARTINA MAROTTA
Cronaca

Il manto di Papa Wojtyla. Ecco la "Veste di Luce"

Il Museo del Tessuto espone la replica autentica del paramento utilizzato dal pontefice nel 2000. Romagnoli: "Un segno tangibile della maestria pratese".

Papa Wojtyla indossò il manto per aprire la Porta Santa nel Giubileo del 2000

Papa Wojtyla indossò il manto per aprire la Porta Santa nel Giubileo del 2000

Torna ad essere esposto dopo 25 anni il manto giubilare che Papa Giovanni Paolo II utilizzò per l’apertura della Porta Santa del Grande Giubileo del 2000. Si tratta della replica autenticata dal Vaticano. Il manufatto, realizzato grazie alle imprese tessili dell’Unione Industriale Pratese, oggi Confindustria Toscana Nord, sarà in mostra presso il Museo del Tessuto da oggi al 21 settembre. Il progetto, avviato nel 1999, vide le industrie pratesi coinvolte nella realizzazione di oltre 16.000 metri di tessuto da cui furono confezionate dall’Atelier di arte sacra X Regio di Venezia oltre 4000 vesti liturgiche per cardinali, vescovi e sacerdoti, utilizzate anche per l’apertura della Porta Santa del Giubileo di quest’anno. "Siamo estremamente lieti di tornare ad esporre il Manto che il distretto realizzò e donò a papa Giovanni Paolo II. L’unione industriale pratese volle, con quella donazione, lasciare sul grande Giubileo del 2000 una testimonianza della propria vicinanza alla Chiesa e alla persona del Papa, oltre che un segno tangibile del talento e della maestria del distretto tessile di Prato" dichiara Fabia Romagnoli, presidente della Fondazione Museo del Tessuto. A dare la sua testimonianza anche il Vescovo di Prato, Giovanni Nerbini: "Un’esposizione che celebra un pezzo di storia non solo tessile ma anche spirituale e fa riflettere sul profondo legame che unisce la nostra città alla fede e alla sua vocazione industriale". Un progetto tessile, quello del manto, che univa precisi soggetti teologici: il cosmo, l’uomo, il Redentore e la fine del tempo, interpretati da colori blu, rosso e oro. Soggetti che si inseriscono in un motivo ad arcatelle a sesto acuto che ricordano la forma di una porta. Nel contempo due rivoli rossi su ogni arcatella rappresentano il sacrificio di Cristo. Il manufatto, foderato di seta shantung giallo oro si chiude con un gioiello circolare opera dell’orafo Goudji Amachoukeli. "Quel manto è l’emblema del nostro distretto tessile" afferma la sindaca Ilaria Bugetti. "Grazie a questa mostra riscopriamo la grandezza delle nostre imprese e l’orgoglio di appartenere a una realtà produttiva con alle spalle una lunga tradizione e davanti a sé ancora tanta voglia di stupire. Per noi è stata un’emozione vedere papa Giovanni Paolo II con un pezzo di Prato addosso. Questo manto è un messaggio di speranza e di pace".

Martina Marotta