
La costruzione di un supermercato a La Querce infiamma l’estate del quartiere Con una petizione è chiesto un chiarimento puntuale sulla variante urbanistica
Supermercato a La Querce, la polemica non si ferma: per AttivaPrato il processo partecipativo non c’è stato. Paolo Sanesi, presidente di AttivaPrato rimarca la "carenza di trasparenza e di ascolto" che lamentano i residenti de La Querce. "Il percorso partecipativo – spiega Sanesi – che, in caso di varianti al piano, avrebbe dovuto conformarsi alle leggi regionali ed al Regolamento Comunale, è risultato assolutamente irregolare". Il Comune di Prato ha, però, sempre detto il contrario: il percorso partecipativo si è svolto regolarmente. Sanesi non concorda e torna sulle ragioni del Comitato de La Querce: "Le ragioni del Comitato non sono mai state discusse – afferma il presidente - in maniera puntuale, né in commissione consiliare, né successivamente e questo apre un problema enorme riguardo all’asimmetria di informazione fra poteri comunali e territori. Infatti, i media sono pieni di dichiarazioni istituzionali che fanno passare le scelte politiche conformate al "bene comune o all’interesse pubblico" o comunque condivise con la cittadinanza attraverso processi partecipativi in realtà inesistenti".
"La nostra associazione chiedeva, attraverso un patto etico – puntualizza Sanesi - il rispetto delle leggi e dei regolamenti. Per comprendere lo stato della partecipazione a Prato abbiamo realizzato un report, studiando 40 processi partecipativi richiesti dai cittadini negli ultimi anni. Il risultato - che presenteremo in un’assemblea e che abbiamo già inviato alla sindaca e all’assessore Blasi - è stato negativo per l’80% dei processi partecipativi, o per mancata risposta o per importanti difformità da quanto stabilito dalla normativa. Anticipo solo che a nessuna "petizione" è stata fornita una risposta scritta sull’esito, come richiede il Regolamento. E così è stato anche per la petizione de La Querce".
Sulla questione de La Querce interviene Rifondazione Comunista che aveva già contestato la variante urbanistica che porterà alla costruzione di un supermercato a La Querce. "Condividiamo le ragioni e i dubbi che sono stati espressi sulla variante dai presentatori della petizione discussa nella seduta delle commissioni consiliari il 28 aprile scorso", si legge in una nota a firma di Sandro Bigagli e Paola Battaglieri, che chiedono una sospensiva del progetto: "Occorre una riflessione collettiva che coinvolga tutti i soggetti che hanno a cuore un vero rinnovamento della città".
M. Serena Quercioli