REDAZIONE PRATO

I sindaci della vallata spulciano il piano degli investimenti

Le imprese e la rete di fognatura separata

Un cantiere di Publiacqua La. società idrica e Ait hanno ribadito quali sono i compiti e gli investimenti sul territorio pratese

Un cantiere di Publiacqua La. società idrica e Ait hanno ribadito quali sono i compiti e gli investimenti sul territorio pratese

L’Accordo di programma quadro "Tutela delle acque e gestione integrata delle risorse idriche" contiene quel vademecum di opere ed interventi indispensabili per la tutela delle risorse idriche del Medio Valdarno, per la riorganizzazione delle reti fognarie dei Comuni di Prato, Cantagallo, Montemurlo e Vaiano. Ed è lì che si trovano risorse stanziate, i progetti e anche chi deve fare che cosa con attori la Regione Toscana, Autorità idrica toscana, Publiacqua e la parte privata con Confindustria Toscana nord, Consorzio Progetto Acqua e Gida (le cui quote ora sono entrate nella Multiutility).

Le imprese della Vallata, quindici big del distretto tessile, hanno scritto una lettera tramite il Consorzio Progetto Acqua ai tre sindaci della Valbisenzio per sottoporre un’urgenza: le prescrizioni con cui la Regione chiede loro di realizzare o depuratori a piè di fabbrica o una condotta dedicata per lo scarico dei reflui industriali.

La versione degli imprenditori non collima con quella di Publiacqua e di AIT: questi ultimi enti sono chiamati in causa come responsabili di un adeguamento della rete idrica mai effettuato, mentre entrambi rispediscono ai mittenti quanto attribuito.

E i tre sindaci della Valbisenzio, Guglielmo Bongiorno di Cantagallo, Maria Lucarini di Vernio e Francesca Vivarelli di Vaiano, recepita la segnalazione degli imprenditori, hanno già avviato una serie di consultazioni con gli enti interessati per capire come stanno le cose. L’Accordo di programma prevede interventi privati monitorati dall’accordo attuativo tessili del 2023, ma non ricompresi nel quarto integrativo 2015. In particolare si parla della realizzazione della fognatura separata per il collettamenti dei reflui industriali all’impianto di Baciacavallo e Calice in carico a Progetto Acqua e Confindustria Toscana Nord per un costo di 46 milioni e 800mila euro; come pure si parla di un nuovo intervento di Gida inteso come adeguamento dell’impianto di depurazione di Baciacavallo in carico a Gida spa per un costo di 6 milioni di euro. Il totale degli interventi privati computato nell’Accordo di programma è pari a 52 milioni e 800 mila euro. Opere che risultano a carico dei privati. Sempre nell’Accordo c’è una voce dedicata alla parte pubblica: un investimento di Publiacqua per riorganizzare la rete fognaria della Val di Bisenzio, per un totale di 11,5 milioni, con conclusione lavori a dicembre 2025. Lavori utili alla tutela ambientale delle acque dei corpi idrici ricettori e all’adeguamento degli scarichi degli scolmatori di piena, al risanamento del sistema fognario della vallata Prato-Vaiano e alla progettazione di interventi di collegamento tra i depuratori del Fabbro e di Gabolana per permettere la valutazione di dismissione parziale o totale degli impianti. Opere che per Publiacqua sono in corso di ultimazione. Le prescrizioni lamentate dagli imprenditori deriverebbero dall’applicazione di una norma ambientale della Regione. Cosa manca adesso? Sicuramente che tutti gli attori della partita tornino ad un tavolo per chiarire una volta per tutte.

Sa.Be.