
Il presidente pronto a vendere a zero euro "se vengono pagati i debiti". La cordata si è ritirata e sta alla finestra
Nonostante la lunga nota diffusa nella giornata di martedì dalla cordata di potenziali acquirenti dell’Ac Prato, nella quale si sottolineava la decisione da parte degli imprenditori "di tirarsi fuori, perché i tempi sono stretti e non possiamo permetterci di fare figuracce", la trattativa con Stefano Commini potrebbe non essere del tutto saltata. Non è da escludere infatti che le parti possano riallacciare i rapporti per cercare di giungere a una fumata bianca. Uno spiraglio resta aperto.
"Sono pronto a cedere il Prato a zero, a patto che vengano pagati i debiti (che ammonterebbero a 700/750 mila euro, nda). Debiti i cui pagamenti possono essere smaltiti anche in 24 mesi. Non mi interessa avere tutto e subito. Così come non voglio avere soldi in più", ha sottolineato il presidente del Prato, che continua a dimostrarsi disponibile a sedersi al tavolo per analizzare il bilancio della società. Adesso vedremo se ci sarà o meno la volontà dei cosiddetti "volenterosi" di fare nuovamente un passo in avanti verso Commini.
Sviluppi in questo senso sono attesi in queste settimane che ci separano dal 10 luglio, l’ultimo giorno per formalizzare l’iscrizione al campionato di Serie D, o al massimo dal 15 luglio, quando si potrà ancora iscrivere la squadra, a fronte però di una penalizzazione di due punti da scontare nella prossima stagione. L’argomento più rovente in questo momento resta proprio l’iscrizione dei biancazzurri. Per mantenere vive le speranze, innanzitutto, il numero uno dei lanieri dovrà saldare entro fine mese tutte le pendenze con i tesserati dell’annata 2024/25, versando una somma pari a circa 200 mila euro.
Nel frattempo però Commini continua pubblicamente a ribadire che quella di lunedì scorso non è stata una semplice provocazione, ma l’esternazione di una volontà ben precisa: a meno che non cambi qualcosa, il Prato non verrà iscritto alla D, con conseguente ripartenza dalla Terza Categoria. Uno scenario terribile, che sta preoccupando anche la politica. Ma il vuoto di potere venutosi a creare per le dimissioni della sindaca di Ilaria Bugetti e il conseguente arrivo di un commissario prefettizio sta certamente complicando la situazione.
E i tifosi? Durante la manifestazione di martedì fuori dai cancelli dello stadio Lungobisenzio, la Curva Ferrovia Matteo Ventisette ha ribadito il proprio dissenso nei confronti della gestione Commini, anticipando nuove forme di protesta in programma prossimamente. "Se Commini non iscriverà il Prato alla Serie D, sarà esclusivamente perché non ha i soldi necessari. Se invece provvederà regolarmente all’iscrizione, lo farà perché è la cosa che gli conviene maggiormente - hanno detto gli ultras - A lui non interessa di questi colori. Se dovremo partecipare la Terza Categoria, andrà bene lo stesso. Seguiremo la squadra ovunque, come abbiamo sempre fatto". Ma nessuno si augura che i lanieri debbano ripartire dal punto più basso.
Francesco Bocchini