Dal primo al tre luglio alla Fortezza da basso vanno in scena tutte le tendenze filati per l’autunno/inverno 2026-27: una vetrina alla quale partecipano 130 aziende. Di queste, ben 31 presenti a Pitti Filati edizione 97 provengono dal distretto pratese. Ecco l’elenco degli espositori: A Zeta filati, Ctf, Casa del filato, Cofil, Ecafil Best spa industria filati, Fil.Pa 1974, filati Bemiva, filati Biagioli Modesto, filati Naturali, filatura Papi Fabio, Filcompany, Filitaly - Lab, Filpucci, Gi.Ti.Bi. filati, Ilaria srl manifattura lane, Industria Italiana filati, Lanificio dell’Olivo, Lineapiù Italia, Linsieme filati, Manifattura Igea, Millefili, Mtj srl, New Mill, Olimpias group, Pecci filati, Pett. Lagopolane sas di Gorini Giov. & C, Pinori filati, Polipeli, Pool filati, Ritorcitura Fabiano, Toscano. Tra gli espositori, non produttori di filati, ci sono, oltre al Consorzio promozione filati-Cpf, realtà di logistica e meccanica come Albini & Pitigliani, Bonaparte, Fashion room, Jump, maglificio Niccolai, Pafasystem, Tesma special fibres.
La creatività non manca mai al salone internazionale dei filati. Così il tema generale dei saloni di Pitti immagine, Pitti bikes, assume una connotazione particolare e diventa Wheel of yarns. L’andatura della bicicletta come riferimento di un settore che si muove sempre e vede nella dinamicità, flessibilità, trasversalità, i suoi valori fondanti. Il tema tende a sottolineare la dualità, fatta di un’andatura che accorda l’innovazione ai contenuti d’archivio, il comfort alla raffinatezza, la creatività ai classicismi, la tecnologia alla sostenibilità, rispondendo alle esigenze di aziende produttrici di capi in maglia, ma non solo. L’immagine è di Michele de Andreis.
E un pensiero all’arte ricorre anche nello stand di Filpucci. Il riferimento è alla recente scomparsa di Arnaldo Pomodoro. Una sua opera si trova all’ingresso del quartier generale di Filpucci a Capalle, realizzata su commissione dell’azienda. Era il 1980 quando Leandro Gualtieri, fondatore dell’azienda e appassionato collezionista, commissionò a Pomodoro uno studio sul telaio, simbolo dell’operosità della sua azienda. Il celebre scultore trasformò questa suggestione in una scultura in bronzo "Il Telaio dell’invenzione", opera alta oltre 2 metri. Federico Gualtieri, presidente di Filpucci, sottolinea che "questa opera ci ricorda ogni giorno l’importanza della connessione tra arte e industria, impegnate nella ricerca del bello. Questi due mondi appaiono distanti, ma sono accomunati da una forza creativa straordinaria: nella nostra storia abbiamo collaborato spesso con grandi artisti e questo ci ha permesso di trasmettere nei nostri filati il frutto di questa ricerca".
Sa.Be.