La grinta di Christian Giagnoni
“E’ stata una gara difficile ma bella, con un po’ di dislivello. Una gara che ho condotto all’attacco: sono partito forte e sono riuscito a mantenere la prima posizione fino alla fine. Penso di poter essere soddisfatto". Christian Giagnoni non ha nascosto la soddisfazione, per il primo posto nella categoria "MH4" conquistato pochi giorni fa nella tappa di Monfalcone del Giro d’Italia Handbike 2025. Un successo che l’agonista di Montemurlo ha ottenuto al termine di una corsa impegnativa, e che gli consente oltretutto di mantenere la maglia rosa (vestita sin dalle primissime tappe di questa edizione del Giro) e di poter continuare con queste premesse a concentrarsi al 100% sull’obiettivo finale. Con qualche certezza in più: la "corsa in rosa" resta insomma una vera "terra di conquista" per Christian, considerando che si era regolarmente piazzato sul gradino più alto del podio nella classifica generale consecutivamente dal 2016 al 2021 (fatta eccezione per l’edizione 2020, non svoltasi a causa del Covid). Aveva poi deciso di alzare l’asticella e di gareggiare maggiormente in Europa, riuscendo ad agguantare a suon di risultati positivi (qualche stagione fa) anche la convocazione in Nazionale per i Mondiali. Il Giro però è pur sempre il Giro e dopo un triennio di lontananza, il richiamo si è fatto irrinunciabile: l’ex-capitano dell’Hockey Prato è tornato a disputare la manifestazione pieno titolo lo scorso anno, per un’avventura si è conclusa con il sesto successo. E con le quattro affermazioni di tappa di quest’anno (corredate da un secondo posto) lo sportivo montemurlese del THT Tigullio Handbike Team mantiene ben salda la maglia rosa. E manca sempre meno all’obiettivo: la penultima tappa si terrà a Pioltello (il 14 settembre) per chiudere a Bari il 12 ottobre. La corsa verso il settimo titolo è giunta ormai in voltata, per l"handbiker" di Montemurlo. "Sono contentissimo di questo risultato – ha concluso Giagnoni – e giunti a questo punto, spero ormai di riuscire a tenere la ruota davanti a tutti".
Giovanni Fiorentino