MARTINA MAROTTA
Cronaca

"Felici di allargare il nostro festival a via Marx"

Il presidente dell’associazione La Cultura Nuova, Luca Cortina, replica alle polemiche mosse da un esercente di via Marx per il...

Il presidente dell’associazione La Cultura Nuova, Luca Cortina, replica alle polemiche mosse da un esercente di via Marx per il...

Il presidente dell’associazione La Cultura Nuova, Luca Cortina, replica alle polemiche mosse da un esercente di via Marx per il...

Il presidente dell’associazione La Cultura Nuova, Luca Cortina, replica alle polemiche mosse da un esercente di via Marx per il festival Deklassat@ 2 svoltosi il 13 giugno nel quartiere Soccorso. "Questa manifestazione ha testimoniato che si possono immaginare sviluppi interculturali della comunità che vive il Soccorso. In replica alle pur garbate osservazioni da parte di un esercente permettetemi una precisazione: molta fatica e lavoro sono stati dedicati alla comunicazione dell’evento, infatti già se ne dava annuncio in un’assemblea informale di cittadini nel mese di aprile, svolta nelle pertinenze degli esercizi commerciali di via Marx, per poi diffondere sulle facciate dei palazzi dove gli stessi si trovano, le locandine stampate, oltre a un’attenzione alla diffusione a mezzo social e messaggistica che si è preoccupata di raggiungere i commercianti che, in alcuni casi, hanno felicemente partecipato alla manifestazione. Infine – aggiunge – la cartellonistica di modifiche al traffico è stata regolarmente collocata più di 48 ore prima dell’effettiva deviazione di certe strade. Nessuna strada è stata chiusa per intero, mentre l’accesso e il transito in via Marx non sono mai stati toccati dall’evento. Non si finisce mai di imparare, per questo raccolgo con entusiasmo le suggestioni dell’esercente e mi riprometto non solo di coinvolgerlo nella prossima edizione, ma di sfruttare già dalla nostra iniziativa del 3 luglio, lo spettacolo "Sokkorsograd", l’area dei giardini di via Marx come da lui suggerito, le cui recenti innovazioni, mi pare di capire, siano a questo punto da considerarsi necessarie, per poter ampliare l’offerta culturale della zona conservando le abitudini di chi vi lavora".