
Elettricisti e idraulici introvabili "E noi a lavoro anche di domenica"
Una azienda di impianti elettrici di Calenzano cerca quattro operai specializzati, nello stesso momento un’azienda di Prato ha aperto una ricerca di personale per due tecnici specializzati, un’altra impresa pratese specializzata nei sistemi di allarmi ha lanciato una campagna per la ricerca di quattro elettricisti esperti. In meno di 24 ore dieci posti di lavoro e non è un’eccezione, ma la normalità nel settore elettrico e termoidraulico in forte carenza di personale. Sul piatto ci sono contratti a tempo indeterminato, con un media da 1200 a 1400 euro che possono arrivare anche 1600 nel caso di operai di livello più alto. Eppure le candidature latitano: i diplomati di Marconi e Pacinotti di Agliana bastano a soddisfare solo una minima parte della domanda, mediamente entro due mesi dal conseguimento della maturità sono tutti occupati.
Anselmo Potenza, titolare di Elettro Potenza, confida di aver impiegato più di un anno di tempo per trovare un giovane da inserire in azienda. Romano Mati, titolare di Labem, ha appena assunto a tempo indeterminato un 55enne. I giovani scarseggiano e di conseguenza scarseggia anche la manodopera tanto che le imprese artigiane attive su Prato che si occupano di impianti elettrici, termoidraulica, domotica sono talmente oberate da essere costrette lavorare anche il sabato e talvolta la domenica per cercare di dare risposte a tutti. "Siamo oberati non ce la facciamo a rispondere a tutte le richieste", conferma Romano Mati titolare di Labem realtà artigiana con quattro dipendenti e presidente installatori elettrici della Toscana. "Il nostro è un settore che dà lavoro e garanzie a chi vuole iniziare anche una vita indipendente. È talmente elevata la richiesta di manodopera che come Confartigianato aiutiamo i giovani che vogliono mettersi in proprio. Ci sono tanti settori in crisi, ma non questo". La carenza di personale è tangibile tanto che chi è sul campo si fa in quattro per cercare di rispondere a tutte le chiamate.
"Ho appena assunto un operaio di 55 anni, l’ho preso volentieri, ma ciò che voglio far capire riguarda l’assenza di giovani, personale da formare e sul quale investire per dare futuro alle aziende. Manca molto la manodopera specializzata, ma anche le figure base sono richiestissime. Ci sono molti colleghi che mi chiamano per sapere se conosco qualcuno disposto ad entrare in organico, ma è davvero complicato eppure si tratta di un lavoro sicuro che dà opportunità di crescita e apre anche la strada al mondo imprenditoriale. Se un giovane volesse potrebbe aprire anche una propria attività, diventare imprenditore, ma sembra che i ragazzi tra 20 e 25 anni non sentano la necessità di lavorare. Questo è un mestiere che deve piacere non lo metto in dubbio ma da anche tante soddisfazioni". Per sopperire a questa situazione le vecchie generazioni di tecnici ricorrono a straordinari e turni di lavoro sempre più impegnativi. C’è chi dovrebbe andare in pensione e invece resta a lavoro, chi dovrebbe rallentare con gli impegni e invece aumenta la mole di lavoro. E così fare il turno di sabato è diventata la normalità, così come rispondere alle emergenze di domenica.
"Ci sono due problemi: uno di qualità e uno di quantità", conferma Anselmo Potenza di Elettro Potenza. "Quantità perché mancano braccia, e qualità perché la formazione è ancora lontana. Non solo ci sono molte opportunità di impiego oggi in questo settore, ma con le energie rinnovabili saranno anni di grandi soddisfazioni".
Silvia Bini