CLAUDIA IOZZELLI
Cronaca

"Cardato Memories". In mostra al Mumat

Esposte le coperte di famiglia. Le aziende hanno prestato. questi cimeli dai loro archivi. L’inaugurazione venerdì sera.

La sindaca di Vernio, Maria Lucarini, in visita in un’azienda tessile. Le coperte di cardato rappresentano il simbolo della rinascita industriale del dopoguerra

La sindaca di Vernio, Maria Lucarini, in visita in un’azienda tessile. Le coperte di cardato rappresentano il simbolo della rinascita industriale del dopoguerra

Apre i battenti venerdì 1° agosto alle 21 la nuova mostra, "Cardato memories", ospitata dal Mumat di Vernio dedicata a coperte, plaid e scialli, che negli anni Cinquanta fecero la fortuna dei produttori della Valbisenzio. L’allestimento, promosso dal Comune di Vernio e realizzato dalla Fondazione Cdse nell’ambito della rassegna Prato50, è frutto di una lunga ricerca che ha coinvolto anche alcune delle più importanti aziende tessili del territorio.

"Una produzione molto particolare quella delle coperte, che in Vallata ha avuto un ricchissimo sviluppo fino agli ’60 del secolo scorso. Al Mumat avremo modo di ammirare alcuni pezzi unici, come la coperta Pinguino, protagonista anche degli spot di Carosello – sottolinea la sindaca Maria Lucarini –. Grazie alle tante famiglie che ci hanno aiutato e alle ditte che hanno permesso di allestire una mostra condivisa con tutta la comunità".

"Dagli anni ’50 e fino alla metà dei ’70 le coperte sono un must in ogni famiglia e si affermano come oggetti immancabili per i più vari usi – spiega la storica del Cdse Luisa Ciardi –. Non soltanto come tessuti di pregio nel corredo di novelli sposi, ma come oggetti di uso comune e familiare, spesso ripiegati sul portapacchi della Lambretta per le scampagnate".

Alla mostra, che resterà allestita fino al 26 ottobre, hanno collaborato le aziende tessili Cangioli 1859, che ha messo a disposizione la famosa coperta Pinguino, l’Industria Italiana Filati della famiglia Lucchesi, che ha prestato una coperta cardata del 1951, simbolo della rinascita nel dopoguerra, e l’azienda Pecci Filati, produttrice di plaid scozzesi di gran moda negli anni ’50. Esposte anche le etichette e i marchi di quel periodo realizzati dalla tipografia Gori Filiberto, attiva dal 1956.