FRANCESCO BOCCHINI
Cronaca

Alunni stranieri a Prato, 350mila euro l'anno dal Comune per la didattica inclusiva

Tante le attività nelle scuole: coinvolti l'anno scorso più di 1.500 utenti tra ragazzi e famiglie

Bambini a scuola (foto repertorio Ansa)

Bambini a scuola (foto repertorio Ansa)

Prato, 21 maggio 2025 - E' di circa 350mila euro l'investimento che ogni anno il Comune di Prato dedica al sistema di inclusione scolastica degli alunni stranieri attraverso diversi tipi di azioni che hanno l'obiettivo comune di insegnare la lingua italiana, base dell'integrazione scolastica e non solo. Una politica che il Comune porta avanti ormai da un trentennio a fronte del fatto che la popolazione scolastica straniera è in costante crescita e attualmente si attesta su circa il 30% del totale. Prato è infatti come è noto la provincia italiana con la maggior incidenza di stranieri rispetto ai residentiIl Comune è capofila dell’ Accordo Scuola Inclusione e Convivenza, di cui fanno parte la Regione Toscana, l’Ufficio Scolastico Regionale e quello provinciale, la Provincia e tutti i Comuni del territorio, le scuole di ogni ordine e grado e l’Azienda USL Toscana Centro: nello specifico il sistema pratese di inclusione prevede una serie di attività, svolte con continuità in tutti i periodi dell’anno e che si tengono all’interno di 15 istituti scolastici pubblici del territorio (scuola primaria e secondaria di I grado) e 4 istituti paritari.

Queste attività sono costituite dalla settimana dell’accoglienza per alunni neo-arrivati in Italia (NAI) con più di 400 ore di laboratorio; dai test delle competenze linguistico-comunicative in ingresso e in corso d'anno; dai laboratori di italiano come seconda lingua tenuti da facilitatori linguistici e dalle attività di co-docenza nelle classi nella gestione della classe plurilingue per un totale di oltre 8 mila ore; dagli interventi di didattica inclusiva in orario scolastico con la metodologia dell’ apprendimento linguistico cooperativo (ALC); dagli sportelli di mediazione linguistica culturale per la comunicazione scuola-famiglia con più di 900 ore e il coinvolgimento di oltre 1550 utenti, e infine dai corsi estivi di italiano L2 per alunni dai 6 ai 16 anni con più di 600 ore e il coinvolgimento la scorsa estate di quasi 400 alunni. 

Oltre a queste attività svolte durante tutto l’anno scolastico, a partire dal 2018, l’Amministrazione Comunale ha realizzato ogni due anni la rilevazione complessiva dei livelli linguistico-comunicativi di tutta la popolazione studentesca straniera che parla italiano livello L2 presente nella scuole del primo ciclo di istruzione di Prato, arrivando a coinvolgere  circa 5.000 alunni stranieri. Un'esperienza maturata negli anni quindi, che ha fatto diventare Prato un punto di riferimento a livello nazionale, tanto che il Comune è stato coinvolto da Anci nazionale nel percorso di emendamento dell’'art. 11 del Decreto Legge Valditara (n. 71/2024 convertito con modificazioni dalla Legge n. 106/2024),  “Misure per l’integrazione scolastica degli alunni stranieri”, che prevede per la prima volta l’assegnazione di docenti di lingua italiana L2 alle classi con una percentuale di studenti stranieri che non sono in possesso di competenze linguistiche di base nella lingua italiana pari o superiore al 20 per cento degli studenti della classe.

"I numeri parlano da soli. Da tanti anni il Comune investe moltissime risorse per compensare le mancanze dello Stato sull’insegnamento della lingua italiana agli alunni di origine straniera - ha affermato la sindaca Ilaria Bugetti -. Lo facciamo nella convinzione che solo abbattendo le barriere linguistiche si possa costruire una società davvero integrata, una convivenza civile e nuove opportunità per i nostri ragazzi. Lo facciamo sostituendoci al ministero per dare un aiuto concreto al personale docente che ha una qualità altissima e un’esperienza ineguagliabile a livello nazionale. Non è un caso che il nostro sistema sia anche diventato un modello per la normativa nazionale. Il nostro impegno è volto anche a tutelare questa grande professionalità e l’impegno che viene messo ogni giorno per assicurare che le nostre scuole siano fondamenta di un futuro migliore per tutti. Proseguiremo perché lo dobbiamo agli insegnanti e ai dirigenti scolastici che ogni giorno vanno oltre il loro ruolo con grande passione e attaccamento alla propria missione per accogliere e gestire al meglio i nostri alunni. Al loro va il nostro grazie”.

Le azioni messe in campo dall'amministrazione comunale pratese non riguardano però soltanto l’ambito scolastico, ma si uniscono anche a quello sociale e sanitario, coinvolgendo le varie realtà territoriali, sia pubbliche che private e per questo il territorio pratese si riconferma un sistema all’avanguardia nel contesto più ampio nazionale. Dal 2021 il Comune proprio per questo organizza l’iniziativa "Scuola Plurale - Sistemi territoriali ed esperienze didattiche per alunne e alunni con background migratorio" per promuovere il confronto con altri territori all'interno del panorama nazionale, sia a livello di sistemi integrati di inclusione scolastica che di esperienze e pratiche didattiche.