
SAN MINIATO Che tartufo sarà? La domanda, ovviamente, è indirizzata alla raccolta del bianco, quello che delizia i palati del mondo....
SAN MINIATOChe tartufo sarà? La domanda, ovviamente, è indirizzata alla raccolta del bianco, quello che delizia i palati del mondo. Difficile dirlo. Il nero d’estate è andato benissimo e questo, di per sè, è già un buon indicatore. Di certo ci sono le date ufficiali della prossima kermesse di novembre che San Miniato Promozione giù pubblicizza sul sito: l’edizione numero 54 sarà nei giorni 5-16; 22-23 e 29-30 novembre. Top secret, per il momento, il programma della festa a cui il Cda della Fondazione sta lavroando da mesi. Si parla di novità e di grandi ospiti. Una cosa sembra certa: il cambio del nome. Non più mostra mercato nazionale del tartufo di San Miniato. "Ma delle colline sanminiatesi", come annunciato dalla vicesindaco Azzurra Bonaccorsi: una scelta ben precisa per incentivare e formalizzare la partecipazione diretta di tutti e trenta i Comuni che fanno parte, per legge, del territorio di questo meraviglio frutto dei nostri boschi". Un vasto areale nel cuore della Toscana: Bientina, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme, Castelfranco di Sotto, Chianni, Crespina, Lajatico, Lari, Lorenzana, Montecatini Val di Cecina, Montopoli, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, San Miniato, Santa Croce, Santa Maria a Monte, Terricciola, Volterra, Barberino Val d’Elsa, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi, Montaione, Montespertoli, Montelupo Fiorentino, Tavarnelle Val di Pesa e Vinci. In tutta quest’ampia zona si raccoglie il miglior tartufo bianco pregiato, con una media annuale stimata in 30 quintali, fra bianco, nero e marzolo. La Festa 2025 – si apprende – celebrerà anche tutte le eccellenze enograstronomiche di questi territori. San Miniato sarà per tutti la grande vetrina.
C. B.