CARLO BARONI
Cronaca

Strage del duomo del ’44: "Non si riesce ad accettare la verità storica"

Fratelli d’Italia monta sulla polemica dopo la trasmissione di Rai Uno "A tua immagine", che ha parlato anche della strage...

Fratelli d’Italia monta sulla polemica dopo la trasmissione di Rai Uno "A tua immagine", che ha parlato anche della strage...

Fratelli d’Italia monta sulla polemica dopo la trasmissione di Rai Uno "A tua immagine", che ha parlato anche della strage...

Fratelli d’Italia monta sulla polemica dopo la trasmissione di Rai Uno "A tua immagine", che ha parlato anche della strage del Duomo di San Miniato del 22 luglio 1944, con l’intervista a un signore allora dodicenne, residente a Calenzano e non presente ai fatti, che ha ricordato il "sentito dire" dell’epoca. "Dalla ricostruzione sono emersi il raduno coatto dei civili in Duomo ad opera dei tedeschi e poi l’esplosione – attacca Francesca Bruni del partito della Meloni –. Ma la verità storica, al di là della condotta esecrabile e mai giustificabile dei tedeschi nel periodo bellico, è stata appurata come colpo di cannone americano dal tribunale militare di La Spezia nel 2002 e a questo sono seguiti studi storici che hanno portato anche alla sostituzione della lapide dedicata in quanto non corrispondente alla storia".

Secondo la consigliera, nel servizio Rai è stato sconcertante vedere l’immagine del vescovo monsignor Giubbi, all’epoca ingiustamente accusato di complicità, con la didascalia che riporta: "profonda ed intoccabile fu la sua opera pastorale, ma egli fu anche protagonista sul versante politico". "Le sue simpatie per il fascismo, come la sua avversione per il comunismo e poi per il movimento partigiano, non cambiarono neppure dopo l’8 settembre".

"A lui si rivolsero i tedeschi quel 22 luglio quando ordinarono alla popolazione di recarsi in Duomo". "L’accusa di complicità, da cui sempre fu scagionato ad ogni livello istituzionale, segnò gli ultimi anni della sua vita".

Nella prossima puntata del 20 luglio, la Rai, "su pressione di cittadini, farà una rettifica", ma la consigliera di FdI vuole sottolineare due cose: "il non riuscire ad accettare da parte di molti la verità storica appurata; e soprattutto sapere chi ha interagito con la trasmissione procurando un testimone dell’epoca e chi ha suggerito il percorso che ha fatto vedere ben poco delle bellezze di San Miniato e del Duomo stesso".