
Serena Bulleri (Fratelli d’Italia) con Alessandro Tomasi
"Nell’ambito delle politiche ambientali e di gestione dei rifiuti l’abbraccio di Giani con il Movimento 5 Stelle, contrario ideologicamente a prescindere agli impianti, risulterà disastroso, con il rischio di condannare la Toscana ad altri 5 anni di discariche e costi altissimi per portare fuori regione i rifiuti che produciamo". Lo denuncia Serena Bulleri, presidente provinciale di Fratelli d’Italia e candidata alle prossime elezioni regionali nel collegio pisano. "L’economia circolare – sottolinea la candidata – si basa sull’applicazione a ogni livello dei concetti di riuso, riciclo, recupero di materia. L’ottica alla base di tutto non può che essere quella di una forte politica di prevenzione del rifiuto, a partire dagli imballaggi e dagli sprechi alimentari. E la tariffazione puntuale è un obiettivo essenziale per un ulteriore significativo aumento della percentuale della raccolta differenziata e il superamento progressivo della raccolta porta a porta".
Tuttavia, secondo Bulleri, "la favoletta che racconta la sinistra sull’obiettivo dei ‘rifiuti zero’ è un’utopia, di conseguenza la politica per coniugare tutela dell’ambiente e riduzione dei costi e quindi del peso fiscale della Tari è legata agli impianti: la Toscana si deve dotare di impianti all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, in zone a bassa densità abitativa e già dotate di infrastrutture per accedervi senza impattare eccessivamente sulla mobilità". Una soluzione, dunque, puntualizza l’esponente di Fratelli d’Italia, che può essere adottata esclusivamente scrivendo "un nuovo piano regionale dei rifiuti, improntato a serietà e responsabilità" e mettendo in campo un’autentica "rivoluzione" del sistema organizzativo attualmente in vigore nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Il nuovo piano, infatti, è convinta Bulleri, deve partire "dalla presa d’atto che i tre grandi Ambiti territoriali ottimali, sono tutt’altro che ottimali, e con le loro pachidermiche aziende di gestione si sono dimostrati invece un fallimento totale".