
L’ultimo locale che ha deciso di chiudere i battenti per cambiare format
Pontedera, 29 maggio 2025 – Un’estate senza Golena, Arnera, senza il Black Silk. Mentre domani sera il locale che si affaccia sulla Tosco Romagnola festeggia la sua ultima serata, l’imprenditore Luca Sardelli, già amministratore del Golena ed in passato gestore di altri locali in città oltre che ex presidente di Confesercenti, tira le proprie conclusioni.
"Venerdì sera (domani) – dice Sardelli – sarò presente alla serata di chiusura del Black Silk, il locale di un amico e collega che stimo profondamente: Tristano. Un imprenditore serio, appassionato, che ha sempre lavorato con rispetto e dedizione. Mi auguro che tanti clienti, colleghi ed amici che negli anni hanno vissuto momenti spensierati in quel locale partecipino a quest’ultima serata. Il Black silk chiude, e non certo per mancanza di clientela. Chiude perché le persone che negli ultimi tempi frequentavano il locale, spesso provenienti da altri contesti, dove per le stesse ragioni si sono già verificati cambi di gestione o chiusure, hanno dimostrato di non rispettare alcuna regola di educazione o comportamento civile. Tristano ha fatto tutto il possibile prima di arrivare a questa decisione: ha assunto steward, aumentato la sicurezza privata, richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Ha tentato in ogni modo di arginare una degenerazione che però è sempre più difficile da contenere. Perché non dimentichiamolo: un locale aperto è una luce accesa sulla città. È presidio sociale, è controllo informale del territorio. È lavoro, è vita".
Quindi una riflessione sulla Pontedera che fu e che è diventata. "Una movida – dice Sardelli – che l’amministrazione comunale aveva contribuito a promuovere nei primi anni 2000 e che poi, progressivamente, è stata silenziata. Tanti residenti si sono rivolti al Comune e alle forze dell’ordine per "disturbo alla quiete pubblica". E uno dopo l’altro, i locali hanno subito multe, denunce, limitazioni, chiusure. Organizzare eventi oggi è così complicato che molti miei colleghi hanno semplicemente rinunciato. Oggi ci resta il silenzio, una città spenta, dove alle 21 tutto finisce. La movida si è spostata altrove. Bientina, per esempio, è tornata a vivere, mentre Pontedera perde, ogni volta che un locale abbassa la serranda, un pezzo della propria anima. A Tristano va il mio abbraccio e il mio augurio più sincero. Diranno che sono di parte. E lo sono. Ma dalla parte di chi lavora, crea comunità e tiene viva la città".