CARLO BARONI
Cronaca

Keu, la salute e l’ambiente: "Si proceda velocemente". Un esposto ad Arpat

L’annuncio di Antonio Piro per conto del Coordinamento Valdera avvelenata. "Servono risposte e provvedimenti urgenti per tutelare la salute pubblica"

Keu

Pontedera, 30 marzo 2023 – «Tutto è monitorato da Arpat, quale organo di controllo, e non ci ha segnatalo criticità". La questione è sempre quella Keu e Green Green Park a Pontedera, nella zona vicina alla piscina e allo stadio dove avrebbe già dovuto essere edificato un complesso residenziale.

Le parole sono quelle del sindaco Matteo Franconi che ribadisce come il legale incaricato dal Comune sta già lavorando per impugnare la sentenza del Tar al Consiglio di Stato con richiesta di sospensiva dopo che il tribunale amministrativo regionale ha annullato le ordinanze sindacali di rimozione e smaltimento dei rifiuti adottate dal municipio.

"Se non arriva la sospensiva – sottolinea Franconi – vedremo come sarà possibile muoverci; ripeto: ci confronteremo con la Regione".

Intanto l’attenzione resta alta anche se i cumuli sono coperti, appunto, e monitorati come prevede il piano di sicurezza ed i relativi accordi.

"Ma il tempo trascorso potrebbe avere inciso sulla conservazione di questi teloni ed avere influenzato sulla loro funzione volta ad impedire che queste terre contaminino l’ambiente", dice Antonio Piro, in nome e per conto del Coordinamento Valdera Avvelenata che ha presentato un esposto all’Arpat e alla Usl competenti.

Un esposto per chiedere "a tutti gli effetti di legge – spiega in una nota – che Arpat e Asl svolgano gli accertamenti necessari perché venga verificato lo stato dei luoghi e che il materiale non possa arrecare danno alla salute e all’ambiente".

Occhi puntati sul Keu, appunto, finito al centro di uno scandalo e di un’inchiesta della procura antimafia che indaga 26 soggetti, a vario titolo e 6 aziende. Il keu che usciva dall’ impianto Aquarno di Santa Croce e finiva in mano alla ditta Leorse di Pontedera dal 2012, che lo riciclava per riempimenti stradali nonostante, non ne fosse consentita tale modalità di recupero perché avrebbe potuto rilasciare nel suolo e nelle acque solfati, cloruro e cromo. Invece è finito a tonnellate in provincia (anche a Pontedera, appunto e in Valdera) e in mezza Toscana, anche nel quinto lotto della 429 nell’empolese.

"Servono risposte e provvedimenti urgenti per zona del Green Park – dice Piro – e per altre zone in cui sono state utilizzate queste terre".

L’attenzione, dunque, resta alta su questa indagine per traffico illecito di rifiuti e corruzione che ha sconvolto il territorio e gettato nell’imbarazzo la politica.

La chiusura delle indagini risale al novembre scorso e c’è attesa per le prossime determinazioni della procura. Nel frattempo anche la Cgil e, per esempio, il Comune di Empoli, hanno annunciato che si costituiranno parte civile. In nome della salute, l’ambiente, e di un territorio, il distretto del Cuoio da mettere al riparo da appetiti ignobili che aggrediscono l’economia legale.