CARLO BARONI
Cronaca

Il vigile urbano maestro di musica: "Così Duilio Neri avrà la sua piazza"

Il Comune ha inoltrato la richiesta al prefetto. Autodidatta scomparve improvvisamente nel 1995

Un concerto di alcuni anni fa che le bande della zona fecero nel ricordo del maestro Duilio Neri nell’occasione della presentazione di un libro sulla sua vita

Un concerto di alcuni anni fa che le bande della zona fecero nel ricordo del maestro Duilio Neri nell’occasione della presentazione di un libro sulla sua vita

Una nuova piazza. Nascerà a La Scala, in via Luisa San Felice. Lì c’è uno spazio che al momento non ha denominazione. Ma presto l’avrà. Porterà quello del vigile che amava la musica. A fare la proposta è l’Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome, con sede in Roma. Sarà piazza Duilio Neri, che è stato un cittadino profondamente legato al territorio e noto per la sua spiccata sensibilità e per il suo amore per la musica. Un uomo - si legge nel documento del municipio - che "grazie alla sua attività e passione musicale, ha portato con orgoglio il nome della città di San Miniato non solo in ambito locale e toscano ma anche in contesti nazionali e internazionali, contribuendo alla promozione del patrimonio culturale e musicale".

Ma chi è stato Duilio Neri? Classe 1920 iniziò a respirare musica fin da piccolo: il padre, e alcuni parenti suonavano nella banda e lui presto iniziò a suonare il

trombone d’accompagnamento nella banda di La Scala e in altre del territorio. Nel 1940 partì per il servizio militare ed entrò nella banda reggimentale così da studiare musica. Suonava il bombardino e il trombone. Da Bolzano ad Alpignano, sul Moncenisio al fronte Italo - Francese, poi in Albania e in Grecia ad Atene, infine a Rodi, sempre nel reparto musica. Iniziò a comporre musica durante il servizio militare per continuare al ritorno. Nell’archivio personale sono conservate le sue composizioni datate e firmate. Un maestro autodidatta e bravissimo. Tant’è che dopo, in carriera, diresse per lunghi periodi le bande di San Miniato, La Scala, Palaia, Marti, Fucecchio, Orentano.

Di lavoro fu prima vigile urbano e poi impiegato dell’anagrafe. Ma la musica non lo abbandonò mai. Grazie al suo impegno sono nati vari gruppi folcloristici, sostenne la realizzazione del Gruppo Amici della Musica "M° Stefano Diddi",e compose lui stesso varie marce e brani musicali, per alcuni dei quali scrisse anche le parole. Nel 1975 a Firenze, nel Salone del Cinquecento di Palazzo Vecchio ricevette dall’Anbima toscana la "Bacchetta d’onore" come riconoscimento "per i meriti da lui acquisiti nella divulgazione della buona musica in Toscana". Continuò a scrivere fino agli ultimi istanti della sua vita, che improvvisamente si fermò la sera del 22 marzo 1995. A trent’anni dalla morte arriva l’omaggio del Comune. Il Comune ha deliberato di inoltrare la richiesta al Prefetto di dedicare quel nuovo spazio a Duilio e alla sua vita in musica.

Carlo Baroni