CARLO BARONI
Cronaca

Il cuoio e il passaporto di sostenibilità

Il Consorzio festeggia i primi 40 anni. Una festa per celebrare i valori green

Il Consorzio festeggia i primi 40 anni. Una festa per celebrare i valori green

Il Consorzio festeggia i primi 40 anni. Una festa per celebrare i valori green

Con un nei giardini dell’hotel Four Seasons di Firenze, il Consorzio Cuoio di Toscana celebra i suoi 40 anni di attività, rivendicando il proprio impegno per la sostenibilità. "È parte integrante della nostra identità fin dalla nascita", afferma Antonio Quirici, presidente del consorzio, che "riunisce le principali concerie del comprensorio del cuoio toscano, rappresentando oggi oltre il 95% della produzione nazionale e circa l’80% di quella europea".

Nel corso della serata, Gustavo Adrián Defeo, direttore scientifico di CTC Ars Tinctoria, ha illustrato uno studio che esamina le caratteristiche di sostenibilità del cuoio, che, a differenza dei materiali sintetici, si degrada naturalmente ed è in grado di reintegrarsi nel ciclo della natura. "È ancora la scelta più avanzata da un punto di vista ambientale", ha dichiarato Defeo, evidenziando che il cuoio "non solo deriva da un sottoprodotto dell’industria alimentare, ma viene lavorato con tannini estratti da piante rinnovabili attraverso pratiche sostenibili di gestione delle foreste. La sua peculiare biodegradabilità, il contenuto bio-based e la tracciabilità ne fanno un modello di ecodesign, capace di contribuire attivamente alla riduzione della CO₂ ambientale". All’evento è stata anche presentata una nuova versione, firmata da Diego Dolcini, del classico calzare Opanka, oggi in versione mocassino, con suola e tomaia entrambe in cuoio. Tra la soletta e la suola è nascosta una tag che traccia i vari passaggi produttivi della calzatura: "un passaporto di sostenibilità", afferma il consorzio.

C.B.