Fratelli d’Italia, con Francesca Bruni, interviene sulla riapertura dell’ufficio del Giudice di Pace a San Miniato. Secondo la consigliera, ancora una volta "sono emerse le solite linee guida dell’amministrazione comunale: ignorare che il problema si sarebbe presentato con il pensionamento annunciato da mesi del personale comunale, non prevedere personale nel piano annuale delle assunzioni, pensare di risolvere il problema con la mobilità interna, tanto che l’ufficio è stato chiuso da mesi".
"Solo quando l’amministrazione ha sentito il fiato sul collo delle istituzioni, dei cittadini e degli avvocati ha pensato di correre ai ripari con una soluzione interlocutoria a cui siamo abituati da tempo – attacca Bruni –. Quello che lascia perplessi, oltre alla consueta mancanza di programmazione che si ravvisa in tutta l’azione generale della giunta, è la gestione fin dal 2014 dell’ufficio del Giudice di Pace a totale carico del Comune. In oltre 11 anni le varie amministrazioni, seppure sia stato lodevole aver ottenuto la permanenza della sede a San Miniato, non hanno mai pensato di sottoscrivere una convenzione con i Comuni limitrofi che usufruiscono del Giudice di Pace". "E pensare – la chiosa – che l’attuale sindaco Giglioli è presente in consiglio comunale dal 2009 con ruoli apicali quali capogruppo Pd, presidente del Consiglio e, dal 2019, primo cittadino".