
Udienza penale (. foto di repertorio
C’è ancora futuro per il giudice di pace? Se non interverrano a brevissimo novità la sua chiusura sarà certa. "Negli ultimi decenni San Miniato ha visto un costante depauperamento di uffici pubblici che ne avevano fatto il capoluogo del comprensorio del cuoio. Ospedale, pretura, agenzia delle entrate sono gli esempi più eclatanti – attacca la Lega – . Ma la vicenda dell’ufficio del Giudice di Pace presenta aspetti che vanno al di la della pur grave spoliazione di San Miniato. L’amministrazione comunale in questo frangente ha dimostrato tutta la sua incapacità, un grado di dilettantismo che va oltre l’immaginabile e un’ alta capacità di dire cose ben lontane dalla verità".
Accuse pesanti quelle del Carroccio: "La vicenda è stata gestita in modo dilettantesco, senza rendersi conto delle responsabilità e gli obblighi connessi alla gestione di un ufficio pubblico che amministra la giustizia civile e penale la cui chiusura non può essere trattata alla stregua di un negozio di chincaglierie – spiega una nota – Tant’è che c’è stata una forte reprimenda del Tribunale di Pisa che ha stigmatizzato il mancato rispetto di adeguati tempi di preavviso che hanno paralizzato di fatto l’attività giudiziaria dell’ufficio, provocando un grave danno per le parti dei processi civili e penali con l’effetto che il perdurare dell’inerzia amministrativa di supporto all’attività giudiziaria potrebbe avere anche profili di rilievo penale".
"Come se ciò non bastasse meraviglia il comportamento della amministrazione di San Miniato che tenta di ribaltare sugli altri Comuni limitrofi la responsabilità di una eventuale chiusura – conclude il Carroccio –. A giustificazione si dice che quando nacque l’ufficio del giudice di Pace a carico del Comune di San Miniatro l’idea era quella di coinvolgere tutti i comuni del Comprensorio e che non era mai stato esplicitato che l’onere di trovare i dipendenti comunali da assegnare all’ufficio giudiziario dovesse essere ad esclusivo carico di San Miniato. Un tentativo di scaricabarile clamoroso totalmente privo di fondamento considerato che fin da subito, cioè dalla primaverea del 2013, gli altri comuni del Comprensorio del cuoio manifestarono la loro indisponibilità al progetto del Giudice di Pace e quindi la loro indisponibilità a partecipare ai relativi oneri". Intanto l’ufficio è chiuso e tutte le udienze sono sospese.